martedì, 29 luglio 2025
Meteo - Tutiempo.net

Collaborazione di Godego: un Grest con mille ragazzi

In chiesa parrocchiale è stata celebrata la messa finale di questa entusiasmante esperienza. Un’invasione di mille ragazzi (sui milleduecento totali), giovani, animatori, adulti, un serpentone, un torrente in piena e multicolore per le vie godigesi, per poi ritrovarsi in chiesa

Un torrente di montagna, rumoroso, impetuoso, scrosciante, ma con l’acqua limpidissima, nulla di stagnante. Ecco il Grest della Collaborazione pastorale di Castello di Godego (che comprende anche Loria, Ramon, Castione e Bessica) promosso anche con i salesiani di Godego. In chiesa parrocchiale è stata celebrata la messa finale di questa entusiasmante esperienza. Un’invasione di mille ragazzi (sui milleduecento totali), giovani, animatori, adulti, un serpentone, un torrente in piena e multicolore per le vie godigesi, per poi ritrovarsi in chiesa.

Un momento di ripensamento di questa esperienza fantastica e formativa non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti che si sono prodigati nel seguire e prendersi cura dell’organizzazione, come ha spiegato al termine don Gerardo Giacometti parroco di Castello di Godego: “Sui Grest della Collaborazione è evidente l’impegno delle cinque parrocchie e dei salesiani che complessivamente gestiscono più di un migliaio di ragazzi e circa cinquecento animatori. Ci sono, poi, circa duecento adulti che gravitano intorno. In questo senso, il Grest è un’esperienza intergenerazionale in cui ci si prende cura gli uni degli altri, e la comunità appare in tutte le sue dimensioni e in tutte le età, come una famiglia. Molti degli adulti vengono non solo per fare servizio, ma anche per respirare vitalità, gioia, speranza. L’incontro dei Grest insieme rappresenta invece uno sforzo a uscire dai propri confini parrocchiali, e a trovare i parametri della collaborazione”.

Ed è bello, prosegue il parroco, “che siano proprio i ragazzi a spingere in questa direzione e a farci capire che siamo parte di un medesimo cammino”. Infine, una riflessione circa l’importanza dei luoghi, degli oratori: “La presenza così elevata di ragazzi consegna la responsabilità nei loro confronti, anche per quanto riguarda le proposte e i luoghi di incontro. L’estenuante vicenda dell’oratorio di Castello di Godego non è un capriccio, ma la tenace affermazione di una necessità, che la comunità cristiana segnala alle istituzioni e a questa società”. (G.Z.)

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio