sabato, 27 luglio 2024
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Monte Grappa: estate piena di turisti ma con qualche polemica

la sindaca Rampin respinge le accuse: “Per il Mab Unesco servono più risorse”

Si chiude un’estate ricca di turisti per il monte Grappa, se non altro nei fine settimana, e si aprono giorni complicati e forse decisivi per il suo futuro.

Quest’anno alcune malghe non hanno operato durante il periodo estivo e alcune attività ricettive hanno chiuso. A riportare l'attenzione sui problemi di questo massiccio, affaticato dall'abbandono di alcune attività economiche e che attende, paziente, un futuro segnato dal progetto Mab Unesco, “monte Grappa riserva della biosfera” è stato Carlo Grigolon, presidente dell'associazione Montegrappa.org, uno che il Grappa lo frequenta con tante sue iniziative e con lo studio accurato degli eventi della Grande guerra. Grigolon si è rammaricato della chiusura del vecchio sacrario Gavotti e della galleria Vittorio Emanuele III, aperta solo per pochi metri. Ha lamentato l’occasione persa con il restauro della base Nato, poteva diventare una sede museale, invece si è preferito demolirla.

Ha ricordato come le attività economiche a Pragolin, Campo Solagna, Ponte San Giovanni hanno chiuso e ci sono malghe come Busetto, Farine e Fratte che non sono state “caricate”. “Ogni organizzazione, vuole imprimere il proprio marchio, ma si scelgono materiali sbagliati che nel giro di poche stagioni si deteriorano e diventano immondizia”.

Alcune malghe sono rimaste chiuse durante il periodo estivo

Così è avvenuto per tabelle segnaletiche o per le protezioni in legno della strada cadorna. Impossibile per i pullman percorrere da est a ovest il massiccio. Grigolon richiama il comitato di gestione del progetto “Biosfera Mab Unesco”, partito nel 2021, ma che ancora non dà segnali concreti.

Alessandro Tich, di Bassanonet, si aggiunge a Grigolon, ricordando che lo spazio di incontro e di “incubatore di idee” al parco “Ragazzi del ‘99” a Bassano del Grappa, nell’ambito del programma Mab Unesco per under 30, sia ormai “incagliato”.

Respinge le critiche Annalisa Rampin, presidente dell’Ipa pedemontana Asolo Monte Grappa, che guida il comitato di gestione di Mab Unesco. “Pur non essendo l’unico attore sul Grappa (ci sono 25 Comuni, le Province di Treviso, Belluno e Vicenza e l’Onor Caduti del ministero della difesa ad avere responsabilità sul Massiccio) - dichiara Rampin - il Mab Unesco è ormai il soggetto che ha legato in un disegno unico tutti i soggetti. Non era mai avvenuto”.

“I tavoli di lavoro che abbiamo costituito hanno presentato 113 progetti e tra poche settimane il comitato di gestione sceglierà cosa finanziare con i due milioni e 500 mila euro del ministero dell’Ambiente per ciascuno dei Mab Unesco presenti in Italia. A giorni presenteremo il piano di azione per la “core zone” la zona più delicata della “biosfera monte Grappa ”.

“Sulle strade da est a ovest non abbiamo competenza. Per quanto mi riguarda come sindaca di Pieve del Grappa riapriremo le gallerie sulla dorsale del Grappa per arrivare a Pian dea Bala e Cima grappa, lavori per più di un milione di euro. Penseremo ai malgari, anche se poi le scelte sulla monticazione spettano a loro nei tempi e nei modi”.

Insomma, ancora qualche settimana di pazienza e si potranno vedere i risultati, anche se dovrà continuare la ricerca di fondi, il Mab Unesco è solo un progetto, poi bisogna trovare per strada le risorse necessarie.

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