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San Donà, Piccolo Rifugio, ninnovato il Cda. Obiettivo mantenere la qualità nell’assistenza
Il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha rinnovato il consiglio di amministrazione della fondazione di culto e religione Piccolo Rifugio con sede a San Donà. L’istituzione, fondata negli anni Trenta dalla Serva di Dio Lucia Schiavinato, gestisce sei case comunità – i Piccoli Rifugi, per l’appunto – nelle quali vivono donne e uomini con disabilità. I cinque consiglieri (Luigi Casagrande, Dino Mulotto, Gianfranco Cereser, Silvia Fazzari e Saverio Toffolon), nominati dal Vescovo con decreto dello scorso 7 giugno, su indicazione dell’Istituto secolare Volontarie della Carità, fondato sempre da Lucia Schiavinato, resteranno in carica per il quinquennio 2024-2029.
Oltre a quello di San Donà, la fondazione Piccolo Rifugio, gestisce la vita degli altri Piccoli Rifugi: di Ferentino (Fr), Ponte della Priula e Vittorio Veneto (Tv), Verona e il Piccolo Rifugio Domus Lucis di Trieste.
I membri del consiglio scelti rappresentano le realtà dei Piccoli Rifugi: Casagrande e Cereser, infatti, sono di San Donà di Piave, Fazzari vive alla Domus Lucis di Trieste, mentre Mulotto è di Falzè di Piave e Toffolon di Pianzano, entrambi in provincia di Treviso. Quattro dei cinque consiglieri (Casagrande, Mulotto, Cereser e Fazzari) facevano parte del consiglio d’amministrazione anche nel precedente mandato (2021-2024) e sono stati confermati da mons. Tomasi, sostenendo, quindi, la continuità con l’operato svolto.
La prima seduta del rinnovato consiglio si è tenuta lo scorso 27 giugno: in quest’occasione, l’assemblea ha scelto di affidare la presidenza a Luigi Casagrande, mentre la vicepresidenza è stata assegnata a Dino Mulotto. Per il ruolo di segreteria, invece, la scelta è ricaduta su Donatella Finotto.
La fondazione Piccolo Rifugio, nel 2023 ha ospitato 180 uomini e donne con disabilità: 111 di questi in accoglienza residenziale, mentre gli altri 70 in centri diurni e nei servizi sperimentali.
Tra le priorità del nuovo consiglio di amministrazione vi è il mantenimento della qualità di assistenza alle persone con disabilità, rafforzando i diversi servizi. Parallelamente, l’attenzione del nuovo consiglio è rivolta al personale delle strutture, che a oggi conta 157 persone, duramente messo alla prova durante il periodo pandemico e che ancora oggi sconta la difficoltà nel reperire nuovi lavoratrici e lavoratori, in particolare operatori socio sanitari (Oss).
I compiti del consiglio non riguardano solamente la gestione amministrativa e patrimoniale della Fondazione, bensì anche trovare le modalità per mantenere vivi, approfondendoli e diffondendoli, i principi ispiratori del carisma dell’Istituto secolare Volontarie della Carità, delineati dalla fondatrice dei Piccoli Rifugi Lucia Schiavinato, che volle ricreare in questi luoghi una casa e una famiglia per le donne e gli uomini con disabilità che lì vivono.