Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
San Donà, verso il centenario del duomo
Il 19 settembre 1925, a distanza di quasi sette anni dalla fine della Grande guerra, in occasione della processione per la Madonna delle Grazie, veniva, finalmente, consacrato il nuovo duomo di San Donà di Piave, alla presenza dell’allora vescovo di Treviso, Andrea Giacinto Longhin.
Per preparare al meglio questo importante anniversario, il Consiglio pastorale del Duomo ha deciso di creare un gruppo ad hoc, che sta ideando una serie iniziative per avvicinarsi a questa importante data. La pattuglia, di cui fanno parte Carla Cereser, Lorenzo Nardean, Marco Franzoi, Luigi Trevisiol e Giorgio Boem, in questi primi mesi di lavoro ha proposto al parroco, don Massimo Gallina, e al Consiglio pastorale, riunito, una serie di manifestazioni per l’occasione.
Tra queste, figurano la creazione di un annullo filatelico, in collaborazione con il Circolo filatelico sandonatese e l’accademia d’arte Marusso, un concerto d’organo, una mostra fotografica e un ciclo di conferenze per riscoprire i piccoli dettagli della chiesa, come le vetrate, alcune delle quali attualmente in restauro, oppure l’arte campanaria, in occasione dei lavori di ristrutturazione del duomo. A queste due conferenze se ne affiancherà un’altra di taglio prettamente storico eartistico, sulle caratteristiche del duomo e sulla figura del progettista, Giuseppe Torres.
Tra le figure protagoniste della ricostruzione della chiesa figurano sicuramente l’indimenticato mons. Luigi Saretta e l’architetto veneziano, ideatore del progetto. Torres ha ricostruito il duomo prendendo ispirazione dalle numerose chiese della città lagunare, inserendo da esse una serie di dettagli che convivono in armonia: osservando attentamente, il pronao della chiesa sembra ispirarsi direttamente a quello della chiesa dei Tolentini, realizzata nel ’600 da Vincenzo Scamozzi, discepolo del Palladio. Anche il vicino campanile di San Pantalon, nelle vicinanze di campo Santa Margherita, ha fornito alcuni particolari in comune con quello del duomo sandonatese, come la cella campanaria tripartita. Gli interni, con il colonnato in stile corinzio, presentano numerose somiglianze con quelli della chiesa del Redentore alla Giudecca.
La pattuglia intende avvicinarsi a questo importante anniversario con uno spirito di attesa per una grande festa, aperta a tutta la cittadinanza. Essa auspica, infatti, di coinvolgere tutta la cittadinanza in questa commemorazione, anche con l’intento di creare un nuovo senso di appartenenza verso questa città, la cui comunità negli ultimi anni si è notevolmente ingrandita, con l’arrivo di moltissimi nuovi cittadini sia italiani che dall’estero. Fa riflettere questo fatto: cent’anni fa, dopo la catastrofe della Grande guerra, la ricostruzione dell’abitato fu messa in dubbio: la ricostruzione di una città così grande e così distrutta venne, inizialmente, valutata come troppo onerosa dalle autorità del tempo. Fu anche per la ferma volontà di mons. Luigi Saretta che la città di San Donà di Piave venne ricostruita.
Il culmine dei festeggiamenti sarà nelle immediatezze del 19 settembre prossimo, con la consueta processione della Madonna delle Grazie, prevista per il 21 settembre 2025, alla presenza del vescovo Michele Tomasi.
Nei prossimi mesi troverete in questo periodico tutte le date delle iniziative.