mercoledì, 30 aprile 2025
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Giubileo degli adolescenti: educare per sottrazione

Si è svolto la scorsa settimana a Roma il Giubileo degli adolescenti a cui hanno partecipato 200 mila ragazzi, oltre 10 mila dalle diocesi del Veneto. Un evento importante, programmato da tempo e ricco di appuntamenti: momenti di pellegrinaggio, incontro con il Papa, concerto al Circo Massimo, e partecipazione alla beatificazione del giovane Carlo Acutis. Un programma pieno pieno, tale da tornare stremati e rimanere a casa da scuola altri due giorni per recuperare le energie. Solo che a stravolgere questo ipotetico programma è intervenuto un imprevisto: la morte di papa Francesco. Niente incontro con il Pontefice, niente beatificazione, e, per lutto, niente concerto.

Insomma si toglie ed è proprio questo processo di sottrazione che ha educato questi ragazzi. Tutto ciò che era stato programmato sembra mancare e, solo quando una cosa manca, poi se ne sente il bisogno: necessità di relazioni, di stare insieme, di gioire e divertirsi, di dare uno senso e un nuovo scopo anche alla preghiera. Questo bisogno va colmato, il vuoto va riempito e sono stati i ragazzi stessi che ci hanno dovuto pensare. Mi hanno raccontato Francesco e Paolo, due amici che hanno accompagnato un gruppo di adolescenti in questa esperienza, che si è rivelata davvero bella e intensa: “Non è stata come una Giornata mondiale della gioventù, ma un lungo pellegrinaggio a tappe. I ragazzi erano contenti e, davvero non è mancato nulla, facendo emergere anche una dimensione spirituale che magari non ti aspetti. Tutto dentro a un contesto travolgente”. Si dice che la Chiesa sia nata sotto la croce nell’abbraccio di Giovanni con Maria. Ma è nell’Ascensione, che celebreremo tra qualche settimana, che i discepoli comprendono che Gesù non sarà più fisicamente con loro e che, restando soli, si dovranno organizzare, prendendo coscienza di essere Chiesa. Un vuoto riempito in autonomia sentendosi parte di una comunità. Anche per questi ragazzi una garanzia che farà ricordare l’esperienza tutta la vita.

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