La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
Il Vescovo all’Ac: “Siate testimoni del Signore con chi avete accanto”
Carissimi aderenti di Azione cattolica, anche quest’anno, nella solennità di Maria Immacolata, vi raggiungo nel giorno, per voi, della festa dell’adesione.
Tra qualche settimana si concluderà quest’anno giubilare che è stato importante anche per la vostra associazione; ricordiamo, infatti, la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati, giovane appartenente all’Azione cattolica, e di Carlo Acutis, avvenuta il 7 settembre. Il tema associativo di questo nuovo anno ha come icona biblica il brano di Matteo cap.17, 1-9, dove si racconta della Trasfigurazione di Gesù. Nella sua omelia il giorno della canonizzazione, papa Leone affermava: “Pier Giorgio ha incontrato il Signore attraverso la scuola e i gruppi ecclesiali - l’Azione cattolica, le Conferenze di San Vincenzo, la Fuci, il Terz’ordine domenicano - e lo ha testimoniato con la sua gioia di vivere e di essere cristiano nella preghiera, nell’amicizia, nella carità. Al punto che, a forza di vederlo girare per le strade di Torino con carretti pieni di aiuti per i poveri, gli amici lo avevano ribattezzato “Frassati Impresa Trasporti”! (....) Per lui la fede non è stata una devozione privata: spinto dalla forza del Vangelo e dall’appartenenza alle associazioni ecclesiali, si è impegnato generosamente nella società, ha dato il suo contributo alla vita politica, si è speso con ardore al servizio dei poveri. (....) Tutti e due, infine, avevano una grande devozione per i santi e per la Vergine Maria, e praticavano generosamente la carità. Pier Giorgio diceva: «Intorno ai poveri e agli ammalati io vedo una luce che noi non abbiamo». [3] Chiamava la carità “il fondamento della nostra religione” e, come Carlo, la esercitava soprattutto attraverso piccoli gesti concreti, spesso nascosti, vivendo quella che papa Francesco ha chiamato «la santità della porta accanto»” (Esortazione apostolica Gaudete et exsultate, 7).
Carissimi, quanto vissuto dai discepoli sul monte, è stato un momento di grande intimità, conoscenza e bellezza del Signore Risorto. Siamo certi che quell’esperienza non li ha lasciati indifferenti, ma ha cambiato la loro vita, i loro giorni, i loro gesti, le loro relazioni. Così come Pier Giorgio e Carlo hanno saputo testimoniare, nella loro breve esistenza, la bellezza sperimentata e incontrata nel rapporto con il Signore. In questo giorno, ecco allora i miei auguri per tutti voi, ma anche per tutti noi. Il primo augurio è che possiate e riusciate, in mezzo a questo tempo frenetico e per alcuni aspetti folle, ad ascoltare l’invito che il Signore ci rivolge di salire sul monte per stare con Lui. Concedere a Lui un po’ del nostro prezioso tempo, del nostro orecchio e del nostro cuore per conoscerLo sempre di più e riconoscerLo come il Risorto. E questo incontro possa, poi, rendervi, presso i nostri fratelli e sorelle, suoi testimoni nella vita di tutti i giorni, tutti insieme, disposti ad accogliere coloro che incontrerete sulla vostra strada, i poveri, i sofferenti, gli esclusi, coloro che sono accanto a noi e dei quali forse non sentiamo il grido di richiesta di aiuto, e con loro possiate dire “Signore, è bello per noi stare qui... stare qui con Te e con chi mi poni accanto”. Maria Santissima, donna dell’ascolto e testimone di speranza, possa guidare i vostri passi nella nostra Chiesa diocesana. Buon cammino a tutti voi.



