Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
DIRETTA CONCLAVE. Fumata bianca! C’è il nuovo Papa, attesa per l’annuncio








18.33. Alle 18.07 la fumata bianca, segno dell’avvenuta elezione del nuovo Papa, è stata subito salutata dal suono delle campane a distesa dalla Basilica di San Pietro. L’entusiasmo della folla è esploso con fragorosi applausi, mentre i telefoni riprendevano questo storico momento atteso da milioni di persone, credenti e non credenti, da tutto il mondo. Meraviglioso il colpo d’occhio della folla, che si è accalcata numerosa fin da questa mattina lungo via della Conciliazione, dove si registravano già 15mila persone, ora arrivate a 45mila. I maxischermi collocati agli angoli della piazza e lungo tutta via della Conciliazione, fino a piazza Pia, hanno consentito e consentono a chiunque abbia raggiunto la piazza delimitata dal colonnato del Bernini di godersi lo spettacolo del comignolo fissato sul tetto della Cappella Sistina, dal quale è uscito il fumo bianco. Moltissime le bandiere colorate e variopinte provenienti dai vari Paesi, molte delle quali issate da gruppi di giovani. Non mancano cartelloni rudimentali con la scritta “Habemus Papam”, frase che verrà pronunciata dal cardinale protodiacono prima l’affaccio del nuovo Pontefice dalla Loggia delle Benedizioni. Solo allora sapremo il nome del 266° successore di Pietro, eletto dal 76° conclave – il più affollato – della storia della Chiesa.
18.10. Il momento atteso da milioni di fedeli in tutto il mondo è finalmente arrivato. I 133 cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina hanno eletto al quarto scrutinio il 267° successore di Pietro. Alle ore 18.07 di oggi il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumogeni bianchi, grazie all’ausilio di una delle due stufe, quella che non contiene le schede bruciate dopo la votazione, ma che è esclusivamente dedicata, grazie ai fumogeni, a “colorare” di bianco il cielo, con quel segnale che i fedeli sono abituati a decifrare, scrutando quello spicchio di orizzonte con il naso all’insù. Dalla fumata bianca all’annuncio del nome del nuovo Papa dalle labbra del protodiacono, il cardinale Dominique Mamberti, passeranno almeno quarantacinque minuti. La folla che si è già radunata copiosa in piazza san Pietro – 15 mila solo stamattina – è dunque destinata ad aumentare, nei prossimi minuti, grazie anche alla presenza dei maxischermi lungo tutta via della Conciliazione.

Ore 17.00. I cardinali stanno procedendo alla quarta votazione, quella che, per esempio, fu decisiva nei conclavi del 20025 e del 1978, che elessero papa Benedetto XVI e papa Giovanni Paolo I. La fumata ci sarà solo in caso di elezione del Papa, e quindi, sarà, senza dubbio, bianca. In caso contrario si procederà subito alla quinta votazione (quella che elesse nel 2013 papa Francesco), e a fine giornata ci sarà comunque una nuova fumata, o bianca o nera.
Ore 16.00. “Viviamo un momento di attesa, tempo bello e puro. Adesso tutta l’emozione e il sentimento dei giorni trascorsi si fanno preghiera, semplice domanda”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, durante la messa “pro eligendo Romano Pontifice” celebrata ieri con il personale degli Uffici e dei Servizi della Segreteria generale della Cei. Nell’omelia, mons. Baturi ha invitato alla preghiera per i cardinali elettori e per il cammino della Chiesa, sottolineando l’importanza di trasformare l’attesa in “richiesta fiduciosa a Dio”. Il segretario generale della Cei ha evidenziato che questo tempo è anche un’occasione di “purificazione della nostra mente da tanta confusione” e un impegno per la santità: “Domandiamo per i cardinali elettori e per il nuovo Papa la grazia che invochiamo per tutta la Chiesa e per ciascuno di noi: la santità”. Durante la celebrazione è stata invocata la guida del Buon Pastore: “O Dio, pastore eterno, che guidi il tuo gregge con sollecitudine di padre, dona alla tua Chiesa un pastore a te gradito per santità di vita, vigile e premuroso nella cura del tuo popolo”. Mons. Baturi ha esortato infine a pregare “perché il cammino della Chiesa sia confortato dall’unità della comunione, illuminato dalla verità della fede ed edificato dalla testimonianza della vita”.
Ore 15.20. Sfilano i pellegrini verso la porta santa della Basilica di san Pietro e una folla immensa è in attesa della fumata dopo le votazioni dei cardinali riuniti in conclave per l’elezione del Papa. Poco prima delle 12 si vede una fumata nera salire. Nicholas, persuaso dell’elezione del Papa per oggi, si aspetta “un Papa dal cuore paterno che abbia al cuore della sua attenzione pastorale i giovani, i poveri e gli ultimi”. Qualche passo più in là, vicino all’Obelisco, due suore congolesi, studentesse, sono in attesa, lo sguardo indirizzato allo schermo nell’attesa della fumata. L’emozione è visibile per suor Liliana, claretiana: “E la mia prima volta che assisto all’elezione di un Papa e sono disposta ad accoglierlo da qualunque Paese o cultura provenga”. La consorella, suor Hélène, spiega di non essere andata all’università nella speranza di vivere questo evento ecclesiale. “Mi aspetto, come per dipingere il suo profilo, un Papa dal cuore paterno, che abbia l’amore per i poveri e per i migranti, le cui chiamate per la pace vengano accolte dai Paesi in guerra come la mia Repubblica Democratica del Congo”.

Ore 11.55. Alle 11.50 il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumo nero. Senza esito, dunque, anche il terzo scrutinio dei 133 cardinali elettori, da ieri pomeriggio riuniti in conclave per l’elezione del 267° successore di Pietro. Dopo il pranzo a Casa Santa Marta, le votazioni dei cardinali proseguiranno nel pomeriggio, quando sono in programma il quarto e il quinto scrutinio. Negli ultimi due conclavi, Joseph Ratzinger era stato eletto al quarto scrutinio, mentre Jorge Mario Bergoglio al quinto.

8 maggio, ore 9.45. Prosegue oggi, 8 maggio, in Vaticano il secondo giorno di votazioni per l’elezione del 267° successore di Pietro. I 133 cardinali elettori, partiti questa mattina da Casa Santa Marta alle ore 7.45, hanno celebrato la messa con le lodi nella Cappella Paolina, per poi trasferirsi nella Cappella Sistina, dove sono iniziate le procedure di voto. Le fumate orientative del mattino sono previste dopo le 10.30 (in caso di fumata bianca) e dopo le 12.30. Quindi i cardinali faranno ritorno a Casa Santa Marta per il pranzo. Nel pomeriggio, alle 15.45, ripartiranno in processione verso il Palazzo Apostolico, per entrare nuovamente in Cappella Sistina. Dopo i Vespri, cominceranno le operazioni di voto pomeridiane, con le fumate orientative previste intorno alle 17.30 (se bianca) e alle 19. Le fumate, che indicano l’esito delle votazioni, saranno visibili dal comignolo della Cappella Sistina: nere in caso di scrutinio negativo, bianche se l’elezione del nuovo Papa è avvenuta. Perché un cardinale venga eletto Pontefice, è necessario il raggiungimento del quorum dei due terzi dei voti, che per i 133 elettori significa 89 preferenze. Ogni scrutinio si svolge in segreto e i voti sono scritti a mano su schede cartacee. Dopo la votazione, le schede vengono bruciate nel forno all’interno della Sistina, generando la tradizionale fumata. L’accesso alla Cappella Sistina è sigillato dall’“Extra omnes” e i cardinali sono in isolamento totale fino al termine del Conclave.
8 maggio, ore 9.25. A partire da ieri, mercoledì 7 e fino a domenica 11 maggio, l’Unitalsi sarà presente con un presidio permanente a Piazza San Pietro, nei pressi dell’ingresso “petriano”, ossia il varco che confina con Piazza Sant’Uffizio, in occasione del Conclave che porterà all’elezione del Successore di Pietro.“Il presidio vuole essere un segno concreto di preghiera, vicinanza e testimonianza da parte dell’associazione, da sempre al servizio degli ammalati e dei più fragili. I volontari dell’Unitalsi, della Sezione Romana Laziale, accompagneranno con fede e discrezione il delicato tempo del discernimento dei cardinali elettori”, spiega una nota dell’Unitalsi.“Vogliamo essere presenti per accompagnare con la nostra preghiera e il nostro servizio questa importante fase della vita della Chiesa. La nostra presenza è anche segno di speranza e unità per tutte le persone che guardano a Roma in questi giorni con attesa e fiducia”, conclude l’Unitalsi.

7 maggio, ore 21.10. La prima fumata del comignolo della Cappella Sistina, dove da questo pomeriggio i 133 cardinali elettori sono riuniti per eleggere il nuovo Papa, è nera. Alle 21 precise infatti si è visto chiaramente uscire il fumo nero, segno della mancata elezione del Pontefice. Dopo l’“extra omnes” e la meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa, dunque, i porporati hanno deciso dunque di effettuare il primo scrutinio - l’unico facoltativo, come stabilisce l’Universi Dominici Gregis - così come era avvenuto nel Conclave del 2013 e in quello del 2005. Nel 2013 la prima fumata nera era stata alle 19.41. Intanto spontaneamente dal tardo pomeriggio circa 45 mila fedeli sono convenuti attorno al colonnato del Bernini, per il primo appuntamento con il tradizionale segnale che fa stare i fedeli col naso all’insù, in attesa di conoscere il nome del 267° Papa. L’atmosfera sembra serena e gioiosa, sia pure ancora sospesa. Il responso del Conclave più affollato della storia della Chiesa non è ancora giunto.