Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Due progetti della cooperativa Vallorgana ospitati nell’ex asilo di Crespignaga

Un’ala dell’edificio che ospita la cooperativa Vallorgana, centro di lavoro guidato di Castelcucco, deve essere ristrutturata. Un secondo passo dopo l’ampliamento inaugurato lo scorso anno per rendere più ospitale ed efficiente e, in prospettiva, aumentare il numero di ospiti di questo centro diurno per persone con disabilità, oggi guidato da Alberto Mascotto.
Per permettere i lavori, due progetti che si svolgevano all’interno di questa vecchia ala sono stati spostati nell’ex scuola dell’infanzia di Santa Teresa del Bambin Gesù di Crespignaga a Maser. “Quando è arrivata questa richiesta di spazio – commenta don Carlo Velludo, parroco delle parrocchie di Maser – abbiamo dato subito la nostra disponibilità. Prima di tutto eravamo contenti di riattivare quella struttura che avevamo chiuso nel 2020, non essendo più necessaria, e in secondo luogo per il tipo di servizio che svolge la cooperativa Vallorgana. La cura e la promozione verso l’autonomia della persona con disabilità è nelle nostre corde”.
Così, a gennaio, una serie di volontari insieme a dei professionisti hanno risistemato e reso di nuovo efficiente la struttura dal punto di vista elettrico e idraulico, fatto pulizia e riparato quello che si era guastato.
La cooperativa Vallorgana si sistemerà al primo piano della struttura, dove c’era anche l’ex appartamento delle suore. Gli utenti della cooperativa potranno usufruire dello spazio verde esterno. All’interno della struttura si svolgeranno, alternativamente durante la settimana, due progetti: il primo, più tradizionale, si chiama “Casa amica”; il secondo, che è stato attivato lo scorso anno con i fondi del Pnrr, è “La palestra dell’abitare”.
Il primo consente di sperimentare dei fine settimana in autonomia da parte degli utenti. Di solito sono le famiglie a seguirli; in questo caso, per un paio di giorni, vivono in un piccolo gruppo con un educatore, sperimentano un contesto diverso da casa propria, abituandosi ad amministrare il denaro, a fare la spesa, a preparare i pasti, a occuparsi della casa; gestiscono il loro spazio libero del fine settimana senza i genitori. Imparano a condividere momenti con persone esterne e ad affrontare i piccoli problemi della quotidianità.
“La palestra dell’abitare” rinforza questa esperienza prevedendo un soggiorno fuori dalla famiglia di almeno una settimana: la routine famigliare viene sperimentata in diversi contesti e con una maggiore continuità. Il fine è sempre quello di dare loro una sempre maggiore autonomia. Non solo autonomia lavorativa, ma anche abitativa e sociale. L’esperienza si può concludere con il passaggio a uno degli appartamenti sul territorio della “Rete dell’abitare”. I gruppi, in questo caso, sono formati da 5 o 6 utenti, più uno o due educatori.
La disponibilità delle parrocchie di Maser ha permesso di dare continuità ai progetti, senza pause per ristrutturazioni.
A inaugurare i due progetti è intervenuto, martedì 6 maggio, il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, che ha celebrato la messa nella chiesa di San Bartolomeo a Crespignaga.