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Il Collegio Pio X inizia il secondo secolo di presenza

Festeggiamenti per il 100 anni dell'istituto Pio X. presentato il libro "Protagonisti del proprio futuro-100 anni di storia" curato da Giuseppe Pagotto contenente la storia del Collegio e l'offerta formativa attuale. Illustrate anche le nuove modalità del premio "La Fonte n.c.".

Terza tappa la sera del 29 marzo nelle celebrazioni giubilari del Collegio Pio X. Il 3 settembre è stato inaugurato il nuovo edificio, il 2 ottobre è stato assegnato il premio La Fonte a mons. Adriano Cevolotto vescovo di Piacenza, ora la pubblicazione e presentazione del libro “Protagonisti del proprio futuro – 100 anni di storia”. Erano inoltre in calendario a Palazzo dei Trecento una mostra delle foto degli archivi del Pio X e un pellegrinaggio a Roma con udienza presso il Papa ma la pandemia ne ha momentaneamente impedito la realizzazione.   

Durante la presentazione del libro dalla Sala Pio X in collegamento con gli alunni e le loro famiglie sono intervenuti, con il vescovo Michele Tomasi, il sindaco Mario Conte, padre Francesco Ciccimarra dell’Agidae, il rettore mons. Lucio Bonomo e il curatore dell’opera Giuseppe Pagotto. Il volume, 240 pagine di testi con 330 foto, tra cui alcune rare, racconta la vita di questa istituzione che, dai 108 alunni del 1920 ai 1.483 del 2020, ha accolto e formato centinaia  di giovani.

Dall’avvio in piazza Rinaldi alla costruzione dell’edificio in Borgo Cavour, dal fondatore al rettore attuale, dall’ammissione delle ragazze dal 1971 alla trasformazione in Fondazione e l’implementazione di attrezzature e nuovi corsi fino ai giorni nostri. Il libro parla dell'attività scolastica di formazione e dell'educazione all’uso del tempo libero e del tempo in comunità proposta dal Pio X che, fino al 1978 ha potuto contare anche sul proprio convitto avente un numero massimo di 332 interni nel 1947

Un mix di continuum e di innovazioni hanno quindi portato il Collegio a superare la soglia del secolo ancora giovane con una riserva enorme di motivazioni, energie e valori. La storia del Collegio e post-Collegio con l’associazione Ex-Allievi si uniscono con grandi foto in bianco e nero che campeggiano nelle pagine dedicate alle assemblee degli ‘Ex’. Il volume si conclude quindi con l’Albo d’oro degli ex alunni insigniti del Premio La Fonte, istituito dai 75 anni ai 100 anni della fondazione. Cessato quindi con la 25° Edizione, il premio risorge come Premio La Fonte NC.

L’opera.

Il volume è suddiviso in due parti, la prima dedicata a una carrellata storico documentaristica sul secolo di presenza del Collegio in città, la seconda al Collegio com’è oggi, il suo progetto formativo e l’offerta scolastica. Con meticolosa ricerca d'archivio e su diverse fonti, Giuseppe Pagotto ha portato a giorno le prime pieghe nella storia della Diocesi che ha voluto, su stimolo di papa Pio X, fondare una scuola per preparare persone capaci di assumersi in futuro responsabilità nella società.

Il Collegio nacque da una costola del seminario e per cento anni ha mantenuto la mission di formare “buoni cittadini e buoni cristiani”, come ha voluto il fondatore il vescovo Andrea Giacinto Longhin, e oggi di “sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni", secondo l'invito di papa Francesco richiamato dal vescovo Michele Tomasi nel suo intervento di saluto.

La forza del ‘vecchio’ Collegio è quindi ancora nel futuro. In cento anni non ha mai interrotto la sua proposta scolastico-educativa: non sono riuscite a farlo chiudere né la Seconda Guerra Mondiale, né la contestazione sessantottina, né la crisi economica perché la sua forza sta nella capacità di rinnovarsi sull'indiscusso fondamento iniziale di scuola radicata nel territorio e nei valori cristiani della sua gente. Come ha sottolineato il rettore mons. Lucio Bonomo, “l’articolata capacità di innovazione sembra essere la giustificazione più attendibile della secolare vita del Collegio che è e si sente chiamato ad essere un centro formativo qualificato a servizio delle famiglie e della società, sempre ancorato ai valori cristiani e aperto agli stimoli della società in movimento”.

Il nuovo Premio La Fonte.

In collegamento con la Sala Pio X e tutte le famiglie sintonizzate è intervenuto Alessandro Benetton, primo ex allievo insignito del premio La Fonte nel 1995 e ne ha presentato la nuova edizione e sostenendo che per lui fu allora un motivo di orgoglio e di stimolo ricevere il premio, come è stato motivo di bei ricordi e di emozioni sfogliare le pagine del libro curato da Giuseppe Pagotto.

Con gli anni il premio “La Fonte” è diventato  un appuntamento atteso sia per il Collegio che per gli ex allievi. Doveva concludersi nel 2020, proprio con il centenario, ma continuerà invece con una nuova formula e nuovo regolamento presente nel sito del Collegio. Il nuovo premio si chiamerà Premio “La Fonte n.c.”, dove n.c. sta per new century, nuovo secolo. Al nuovo premio “La Fonte n.c.” si concorrerà solo tramite nomination che dovrà essere presentata, a sua volta, da un altro ex allievo. Tra queste, la direzione del Collegio, sceglierà poi chi premiare. La nomination sarà solo online attraverso un modulo disponibile sempre sul sito del Collegio Pio X e dovrà essere inviata entro il 31 dicembre di ogni anno. Solo per questo 2021, causa pandemia, dovrà arrivare entro il 30 giugno 2021. La consegna del Premio “La Fonte n.c.”, si svolgerà poi a settembre.

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