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Giochi pericolosi


Su Canale 5 e sulla piattaforma Mediaset Infinity, “Doppio gioco” di Andrea Molaioli, con Alessandra Mastronardi, affiancata da Max Tortora.

L’arte del bluff. L’infiltrato nelle maglie della malavita è un topos ricorrente per polizieschi e spy-thriller tra cinema e televisione. Guardando alla serialità degli anni Duemila, ricordiamo “Homeland. Caccia alla spia” firmata Howard Gordon e Alex Gansa con l’intensa Claire Danes e la miniserie britannica “The Night Manager” diretta da Susanne Bier con Tom Hiddleston, Hugh Laurie e Olivia Colman, dal romanzo “Il direttore di notte” del re dello spionaggio John le Carré. Fronte italiano, in evidenza: la miniserie Rai-Lux Vide “Sotto copertura” di Giulio Manfredonia con Claudio Gioè, ispirata all’arresto dei vertici del Clan dei Casalesi, e serie Taodue-Mediaset “Intelligence. Servizi & segreti” (2009) diretta da Alexis Sweet con Raoul Bova e “Squadra antimafia” (2009-2016) con Simona Cavallari, Marco Bocci, Claudio Gioè e Giulia Michelini.

Su Canale 5 e sulla piattaforma Mediaset Infinity dal 27 maggio è visibile “Doppio gioco” di Andrea Molaioli, con Alessandra Mastronardi, affiancata da Max Tortora, Simone Liberati e Domenico Diele.



La storia. Roma oggi, Daria è una trentenne che ha grandi abilità con le carte da gioco. Ha appreso le sue tecniche dal padre Pietro, scomparso quando lei era bambina. Dopo una serie di vincite importanti, Daria si ritrova nei guai con la giustizia, costretta ai lavori socialmente utili. Impiegata in una ditta di pulizie presso l’aeroporto di Fiumicino, si imbatte in un uomo che le ricorda suo padre. È Gemini, un esponente della malavita internazionale con il vizio del poker, attenzionato ai servizi segreti. Visto il suo talento nel gioco, Daria viene assoldata per infiltrarsi sotto copertura nei tavoli di poker con Gemini...

Pros&Cons. Dopo i successi al cinema con “La ragazza del lago” (2007) e “Il gioiellino” (2011), il regista romano Andrea Molaioli si è dedicato alla serialità. Sue le miniserie “Bella da morire” (2020), “Fedeltà” (2022, con Stefano Cipani) e “Circeo” (2022). Per Fabula Pictures e RTI ora dirige “Doppio gioco”, serie in quattro episodi che vede tra gli sceneggiatori Sandrone Dazieri, autore dei copioni di “Squadra antimafia” e “Il Patriarca”. “Doppio gioco” ha un impianto da spy-thriller psicologico che si muove sul tracciato della giocatrice di poker Daria Giraldi, che rimasta orfana trova il riscatto solo sul tavolo verde. Il padre le ha insegnato ogni trucco, soprattutto una certa velocità nel mettere a fuoco le situazioni e nel saper prendere le decisioni. Queste doti le torneranno utili quando verrà scelta dai servizi segreti per infiltrarsi in giri loschi tra poker e narcotraffico internazionale; gironi infernali dove si palesa un uomo, Gemini (Tortora), che le ricorda tanto suo padre. Accanto a tale linea gialla, si innesta anche una componente poliziesco-sentimentale per la complicità tra Daria e l’agente di polizia Ettore Napoli (Liberati). A giudicare dall’esordio, “Doppio gioco” è una miniserie valida e interessante, con una buona tensione e dinamica narrativa; funziona poi l’alternanza tra la linea di racconto spionistica e inserti introspettivi che portano lo spettatore nella mente matematica di Daria. Miniserie complessa, problematica, per dibattiti.


ergio Perugini

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