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Convegno: Intelligenza artificiale, sviluppi futuri e tutela della persona
Ia (Intelligenza artificiale) ovvero, in inglese, Ai (Artificial intelligence): è un tema di cui si parla molto ma di cui in genere si sa poco, e sul quale è facile assumere atteggiamenti opposti e unilaterali. “Ben venga l’Ia, che consente grandi progressi, ad es. in campo medico-sanitario, e riduce gli errori umani”. “Per carità, l’Ia finirà col ridurci schiavi di un potere occulto invadendo tutti i campi, da quello dei consumi a quello politico”.
Al di là delle contrapposizioni, occorre trovare un terreno comune di analisi e discussione, che non arresti lo sviluppo scientifico e tecnologico, ma che miri nel contempo alla tutela della persona umana quale valore da cui non si può prescindere. Impresa non semplice e non facile, di cui si tratterà l’11 ottobre nel convegno di cui riportiamo qui sotto il programma, organizzato congiuntamente, a Treviso, dalla Fondazione “Luigi Stefanini” e dalla sezione locale della Unione giuristi cattolici italiani, con il supporto della Direzione generale “Educazione, ricerca e istituti culturali” del Ministero della Cultura.
Il Convegno, che coinvolgerà per una giornata in un confronto diretto filosofi, giuristi e teologi, all’hotel Maggior Consiglio di Treviso, inizierà alle 9 e terminerà alle 18 con il dibattito. La partecipazione è aperta a tutti, con una particolare attenzione a studenti e insegnanti. Si potrà seguire on line, prenotandosi entro il giorno precedente alla mail fondazionestefanini@libero.it. L’introduzione verrà fatta dal prof. Gregorio Piaia (Fondazione Stefanini) e dell’avv. Roberto Prete (Ugci).
I relatori saranno docenti universitari ed esperti attinenti a vari campi: giuridico, filosofico, teologico, bioetico, psicologico.
Per i giuristi, alle ore 9.45, l’avv. Alberto Gambino, Università Europea (“Legalità artificiale”); alle 10.15 l’avv. Paolo Moro, Università di Padova (“Intelligenza Artificiale e libertà”); alle 11 l’avv. Salvatore Amato, Università di Catania (“L’opacità dell’Ia: il black box effect”).
Per l’area etica, psicologica e filosofica: alle ore 11.30 il prof. Leopoldo Sandonà, Issr di Vicenza (“Per un’Ia relazionale: accompagnamento etico dell’evoluzione tecnologica”); alle 12 il prof. Enrico Giora, Università di Padova (“L’uso di automi umanoidi nel trattamento del decadimento cognitivo senile”). Alle 12.30, una comunicazione della prof. Flavia Silli, Università Lateranense, cui seguirà un breve dibattito.
I lavori continueranno nel pomeriggio con un confronto fra relatori di area teologica e filosofica: alle ore 14.45 prof. Markus Krienke, Facoltà Teologica di Lugano (“Esperienza incarnata e mediazione tecnologica: le trasformazioni digitali dell’antropologia”); alle 15.15 prof. Andrea Galluzzi, Università Sophia di Loppiano (“Ia come specchio dell’umano. Tra consapevolezza di sé e distorsioni morfologiche”); alle 15.45 prof. Riccardo Pozzo, Università Tor Vergata (“Teilhard de Chardin: implicazioni filosofiche e teologiche della Noosfera”); in fine alle 16.30 prof. Luigi Vero Tarca, Università Ca’ Foscari, Venezia (“Intelligenza artificiale o Vita artificiale?”).
Alle 17 si aprirà il dibattito, in cui sono previsti interventi dei professori Francesco Totaro (Centro Studi filosofici di Gallarate) e Tommaso Valentini (Università Marconi, Roma).
Il convegno, che gode del patrocinio del Ministero della Cultura, sarà un’occasione da non perdere, data la stringente complessità del tema e data anche la competenza dei relatori, che appartengono a università di tutta Italia ed europee.
Per collegarsi on line: rivolgersi, entro il 10 ottobre, a: fondazionestefanini@libero.it.