Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Il patrimonio culturale ecclesiastico trevigiano esposto in una mostra





“Il dono e la speranza. Memoria, fede, bellezza”, è il titolo della mostra, inaugurata in cattedrale il 30 aprile alla presenza del vescovo Michele Tomasi e visitabile fino al 30 novembre.
Nel contesto del Giubileo 2025, il progetto Mab musei, archivi e biblioteche, promosso dalle diocesi del Triveneto, si configura come una importante iniziativa di valorizzazione e, in alcuni casi, scoperta, del patrimonio culturale ecclesiastico. Per la prima volta esperienze territoriali diverse hanno scelto di mettersi in rete, generando un sistema di collaborazione virtuoso tra le realtà. Questo approccio innovativo intende favorire e rafforzare il dialogo culturale e la condivisione della memoria storica insieme al legame tra comunità e territorio.
“Rigenerati nella Speranza” rappresenta il cuore di questa particolare iniziativa, un vero e proprio percorso di riscoperta che coinvolge tutte le diocesi e le istituzioni aderenti al progetto. Al centro di questa particolare esperienza si trovano la Cattedrale e il Battistero, simboli di fede e di misericordia. Da qui prenderanno vita itinerari giubilari, attività culturali, mostre, incontri, con l’intento di coinvolgere fedeli e visitatori in un viaggio che vuole unire storia e spiritualità.
Alla presentazione della mostra, lunedì 28 aprile, oltre a don Paolo Barbisan, direttore dell’ufficio diocesano per i Beni culturali e curatore della mostra, e all’assessora ai Beni culturali e al Turismo del Comune di Treviso, Maria Teresa De Gregorio, sono intervenuti anche il parroco e delegato vescovile della cattedrale, mons. Mario Salviato, e don Stefano Tempesta, direttore dell’Istituto diocesano di musica.
Mons. Salviato ha ricordato che la cattedrale è chiesa giubilare, augurandosi che tutti coloro che vi entreranno possano compiere entrambi gli itinerari, quello giubilare (realizzato dall’ufficio Liturgico e dall’ufficio Catechistico diocesani) e quello artistico - culturale.
In occasione del Giubileo ordinario 2025 la Diocesi di Treviso vuole promuovere un itinerario di fede e di conoscenza del patrimonio culturale e della vita cristiana che nasce dal battesimo per dare visibilità alla ricca esperienza presente in Diocesi. A partire dai luoghi evocativi della cattedrale e del battistero, verranno valorizzate le opere d’arte in essi già presenti e il patrimonio culturale di Archivio, biblioteca e museo diocesani, nonché della Biblioteca Capitolare della cattedrale di Treviso, esponendo alcuni pezzi conservati in questi Istituti culturali.
In particolare, ci sarà l’esposizione di opere d’arte, suppellettili liturgiche, beni librari e documentari. I temi che verranno sviluppati nel percorso espositivo sono: speranza, fede, carità e dono. Quattro le sezioni della mostra.
In cattedrale
1. Soglia. Portale romanico
2. Dono. Cappella Malchiostro o dell’Annunciata
3. Segni d’Amore. Altare con la pala “Il pane della Carità” di Safet Zek
In battistero
4. Porta della Fede
Il percorso vuole sottolineare come il battesimo sia sorgente di vita nuova e di rigenerazione, porta della nostra fede e come si manifesti nel cammino di santità, che alcuni santi locali ricordano, e in esperienze concrete di carità che verranno presentate.
In collaborazione con l’ufficio diocesano per la catechesi e l’iniziazione cristiana, verrà proposto il percorso anche a gruppi di ragazzi, giovani e adulti per poter riscoprire la radice battesimale della loro vocazione e conoscere il ricco patrimonio della diocesi.
Evento espositivo: le opere esposte nella Cappella Malchiostro
Nella Cattedrale saranno valorizzati, in particolare, il portale romanico, costituito da formelle scolpite che raffigurano momenti significativi della vita di Gesù Cristo (il mistero dell’incarnazione); nella cappella Malchiostro o dell’Annunciata, dove è presente una tela di Tiziano che rappresenta l’Annunciazione e tra gli altri l’affresco di Pordenone con l’Adorazione dei Magi, verranno collocate le seguenti opere, a significare il tema del dono dell’Incarnazione e della Parola:
- Ostensorio a coppa, sec. XIV, Museo diocesano di arte sacra (raffigurato nell’affresco tra i doni portati dai Magi)
- Pisside, 1474, Museo diocesano di arte sacra (raffigurata nell’affresco tra i doni portati dai Magi)
- Coperta di Evangeliario, sec. XIII, Museo diocesano di arte sacra
- Evangeliario - Pagina miniata, inizio sec. XV, Museo diocesano di arte sacra
- Necrologium Vetus (1174-1402), Biblioteca Capitolare
- Girolamo Bologni, Vita di San Girolamo (con dedica al vescovo Bernardo De Rossi), 1499-1536, Biblioteca Capitolare
- Biblia cum concordantiis, 1523, Biblioteca del Seminario
Presso l’altare laterale con la pala di Safet Zek raffigurante “Il pane della Carità”, che rappresenta i santi e beati trevigiani che hanno vissuto la carità tra Ottocento e Novecento, verrà valorizzato il dono del pane (e della vita) attraverso concrete iniziative di carità. Saranno esposte testimonianze documentali legate alla vita e all’opera dei santi e beati raffigurati nella pala:
- Catechismo di don Giuseppe Sarto Arciprete di Salzano (San Pio X)
- Vescovo Farina, Circolare N. 2041 - Pia Associazione per i poveri, 01/12/1851, Archivio diocesano - Governo Diocesi
- Chiave appartenuta a santa Giuseppina Bakhita
- Scarpe di santa Bertilla Boscardin
- Lettera di mons. vescovo di Treviso [fr. Andrea Giacinto Longhin] ai profughi suoi diocesani, Siena, Tip. sociale, 1918, Biblioteca diocesana
- Giuseppe Toniolo, Il concetto cristiano della democrazia, 1897
Sarà presente, inoltre, un totem illustrativo che metterà in luce alcune opere di carità della diocesi di Treviso: la casa della Carità Caritas e i suoi servizi, in particolare la mensa per i poveri, il progetto di panificazione in Africa, la realizzazione di pozzi nelle missioni.
Battesimo e dono della fede
Nel battistero l’esposizione sarà imperniata sul tema del Battesimo e del dono della Fede.
Verranno esposte le riproduzioni di due dipinti di Antonio Zanchi: San Prosdocimo battezza il conte di Treviso e Martirio dei santi Teonisto, Tabra e Tabrata, 1696.
Attualmente le due opere sono collocate nella cappella del Santissimo della Cattedrale in cui sono difficilmente leggibili.
Nel Battistero verranno esposti degli oggetti liturgici legati al Battesimo e al tema dell’acqua:
- Secchiello per acqua benedetta, ambito mamelucco sec. XIV e Aspersorio, sec. XVI, Museo diocesano di arte sacra
- Acquamanile, ambito germanico sec. XIV, Museo diocesano di arte sacra
Biblioteca capitolare
Verranno esposti i registri di battesimo provenienti dalla Biblioteca capitolare della Cattedrale di Treviso (già biblioteca diocesana, che ha beneficato del contributo Cei 8x1000 per i beni culturali, art. 2 fino al 2002) o da archivi parrocchiali, che attestano il battesimo di persone illustri o di beati trevigiani:
- Acta Baptizatorum, ms. 470 AA (Cosimo e Lorenzo De’ Medici nel 1434 intervengono come padrini a un battesimo), Biblioteca Capitolare
- Atto di battesimo del beato Giuseppe Toniolo, Archivio Parrocchia di S. Andrea in Treviso
- Atto di battesimo di san Pio X papa, Archivio Parrocchia di Riese Pio X
Si esporranno, inoltre:
- Corale dei santi trevigiani, ms. A, sec. XIV, Biblioteca Capitolare
- Codice 29 foglio combusto, Biblioteca Capitolare
- Missale Vetus, secc. XIII-XIV, Biblioteca Capitolare
- Messaletto della Congregazione dei parroci, sec. XIV
Anche un’opera contemporanea a cui tutti possono partecipare
Nel battistero, inoltre, i visitatori verranno invitati a partecipare alla realizzazione di un’opera contemporanea, che li coinvolgerà a riflettere sul loro battesimo, dono di grazia e dono di un nome che lasceranno impresso scrivendolo su un foglio di carta che farà parte di un’installazione creata dall’artista olandese Lore Bert, che sarà esposta alla prossima Biennale di Venezia.
L’iniziativa gode di un contributo Cei8x1000 per i beni culturali.