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"Ecco il nostro sì": da Altivole l'esperienza del campobici
Il campo si è svolto nei pressi del lago di Garda, con soste lungo il percorso, come ad esempio il lago di Toblino, Riva del Garda, Castelletto, Lazise e Valeggio sul Mincio, passando per borghi come Malcesine e Bardolino.
Venerdì 22 luglio un gruppo di 38 giovanissimi di prima, seconda, terza e quarta superiore delle parrocchie di Altivole, Caselle e San Vito ha iniziato l’esperienza, tanto attesa, del campobici.
I ragazzi, dopo aver caricato le biciclette, sono partiti in autobus con destinazione il lago di Terlago, accompagnati dal parroco, don Luciano Marchioretto, e sette educatori. Insieme a loro c’erano anche sei adulti che hanno contribuito alla buona riuscita dell’esperienza, fornendo un supporto nella cucina e negli aspetti tecnici e logistici.
Il campo, intitolato “Ecco il nostro sì”, si è svolto nei pressi del lago di Garda, con soste lungo il percorso, come ad esempio il lago di Toblino, Riva del Garda, Castelletto, Lazise e Valeggio sul Mincio, passando per borghi come Malcesine e Bardolino.
L’esperienza del campo ha permesso di approfondire nei momenti di preghiera la vita di Maria, il coraggio del suo sì, la personalità che l’ha distinta nei fatti più significativi della vita di Gesù, come ad esempio nell’episodio delle nozze di Cana. A questo proposito una tappa molto suggestiva è stata quella al santuario della Madonna della Corona, a Spiazzi; i ragazzi, dopo una mattinata in bicicletta e un pomeriggio di camminata, hanno raggiunto la meta e vissuto l’esperienza dell’eucarestia animando la messa. Durante la serata è stata proposta una veglia di preghiera.
Oltre alla tappa al Santuario, un altro momento molto intenso si è svolto nella comunità Shalom, una struttura che accoglie persone fragili che hanno avuto problemi con dipendenze di vario tipo; Luca, un giovane ragazzo residente nella comunità, ha fatto una testimonianza raccontando ai giovanissimi la vita all’interno, il valore della preghiera e la sua esperienza personale, fatta di pagine dolorose, ma anche di rinascita e nuovi inizi.
I ragazzi hanno accolto con entusiasmo e vivo interesse la proposta del campo e i momenti di testimonianza e riflessione, non arrendendosi di fronte alle salite e a uno sforzo fisico notevole, intensificato dalle calde temperature di quei giorni. La forza del gruppo e la complicità che si è creata hanno permesso il fiorire di un clima positivo.
Ci auguriamo che ciascun giovanissimo faccia tesoro dei giorni vissuti, della bellezza dell’amicizia e della condivisone, consapevole soprattutto del supporto di Gesù e Maria che sempre guidano e accompagnano i passi di ciascun giovane in cammino, di fronte alle scelte piccole o grandi a cui quotidianamente la vita ci pone davanti.