mercoledì, 30 aprile 2025
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A Treviso ciclabile contestata in viale Montegrappa e viale XV Luglio

Commercianti preoccupati per la realizzazione della pista ciclabile, che, restringendo la carreggiata, provocherebbe disagi per il traffico.

Sono iniziati alla fine del mese scorso i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile in viale Montegrappa e viale XV Luglio. L’infrastruttura metterà in collegamento il centro storico con il quartiere di san Giuseppe e dunque fungerà da raccordo tra la Treviso-Ostiglia e la Greenway del Sile. “Un progetto importante per la collettività - ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan - che oltre a collegare la città con San Giuseppe sarà realizzata sul lato destro della strada per ricucire il centro storico anche alla cittadella dell’Appiani e da lì al polo scolastico di viale Europa. Inoltre, il secondo stralcio dell’opera ne prevede la continuazione su via Feltrina per raggiungere il quartiere di Monigo e lo stadio di rugby”. Costo di realizzazione del primo tratto, fino al sottopassaggio di san Giuseppe: 350 mila euro. Il termine dei lavori è previsto verso la metà di ottobre.
Insieme ai lavori sono cresciute tuttavia anche le preoccupazioni di commercianti e residenti della zona portate in consiglio comunale dal capogruppo della Lega Nord - Liga Veneta Mario Conte.
Con la realizzazione della pista infatti si teme un restringimento della carreggiata con il conseguente aumento del traffico soprattutto negli orari di più intenso passaggio dei pullman diretti agli istituti scolastici della zona. Altro timore sollevato è quello dell’eliminazione dei parcheggi di carico scarico, o meglio della possibilità di fermare l’auto all’interno della pista ciclabile per effettuare delle brevi commissioni, visto che la nuova viabilità prevede un cordolo di separazione tra lo spazio dedicato alla biciclette e la carreggiata.
“Avremo problemi nello scaricare la merce - ha raccontato Federica Cavinato della fioreria Lenny – ci hanno messo a disposizione tre parcheggi per il carico scarico dietro al negozio di ottica, ma sono distanti, non è una situazione agevole. Inoltre i clienti che passano in macchina se non potranno più fermarsi qui davanti andranno da un’altra parte, perché questa è la mentalità. Abbiamo esposto i nostri problemi all’Amministrazione, ma sembra che sia ben disposta a trovare delle soluzioni solo a parole”.
Contro l’infrastruttura è stata realizzata una raccolta firme. All’edicola all’inizio di viale Montegrappa ne sono già state raccolte oltre un centinaio in un solo giorno. “E non sono l’unico a raccoglierle - ha spiegato Giancarlo Iani, proprietario del chiosco -, altre attività stanno facendo lo stesso, ma non siamo contrari alla realizzazione di una pista ciclabile in generale, solo al modo in cui verrà realizzata questa. Se verrà ristretta la carreggiata si creerà molto più traffico e più inquinamento, inoltre i mezzi di soccorso faranno fatica a passare. Infine avendo una ciclabile a doppio senso di marcia sul lato destro della strada sarà più difficile immettersi nella via principale dalle laterali e i ciclisti che arrivano da sinistra probabilmente continueranno a correre sul lato sinistro della strada. Non capisco perché non abbiano mantenuto lo status quo”.
Unica voce dissonante rilevata nella zona il proprietario dell’Orange bar Ennio Pettener: Io sono molto favorevole a quest’opera - ha commentato - se verrà fatta bene non ci saranno problemi, e poi la strada è molto larga e si potranno sfruttare gli spazi senza recare danni al traffico”.
Nel frattempo Michielan è intervenuto per rassicurare: “Non ci sarà nessun restringimento della carreggiata, le ciclabili erano larghe un metro e mezzo per lato, ora sarà di 3 metri totali, compreso il cordolo di sicurezza. Attualmente è stato delimitato uno spazio più ampio in modo tale che gli operai possano lavorare in sicurezza. La realizzazione della pista in questo modo si è resa necessaria per tutelare i ciclisti. I tre parcheggi di carico scarico presenti erano diventati la legittimazione per la sosta di 10/15 macchine all’interno della ciclabile, e questo non è ammissibile. Abbiamo spostato i parcheggi di scarico, sono un po’ più lontani, ma nulla di improponibile. Stiamo valutando anche altre soluzioni e quello che potremo fare per venire incontro agli interessi di tutti lo faremo, ma che sia chiaro che la nostra priorità è la realizzazione di un progetto che sia di tutti e che guardi all’interesse della società. Se poi il problema diventa dover guardare a destra e a sinistra prima di immettersi in strada da una laterale allora diciamo che a me questa sembra una cosa normale, poi la pista naturalmente verrà ben segnalata per evitare qualsiasi tipo di pericolo sia per le bici che per le auto e saranno realizzate anche delle isole salva pedoni in corrispondenza delle fermate degli autobus”.

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