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Casella e Villa d’Asolo accolgono don Maccatrozzo

“Abbiamo, come dice san Paolo, un tesoro in vasi di creta: trattiamoli con attenzione. Siamo testimoni di cose grandi, se ci offriamo alla grazia del Signore”, le parole del Vescovo

C’erano anche i mezzi dei pompieri e tutto il sagrato gremito di bambini e alpini, per accogliere don Roberto Maccatrozzo, il nuovo parroco di Casella e Villa d’Asolo. Domenica 30 novembre, davanti alla chiesa di Sant’Apollinare a Casella il sindaco di Asolo, Franco Dalla Rosa, ha accolto il nuovo concittadino, garantendo la collaborazione sua e di tutte le associazioni del Comune; poi, tra due ali di bambini e gli alpini, il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha accompagnato all’interno della chiesa don Roberto. “Sei chiamato ad annunciare Cristo Gesù, un impegno grande. C’è qualcosa di consolante e rassicurante però: è Lui a fare, è Lui il centro del nostro ministero, Lui il cuore della comunità”. La condizione del parroco non è solitaria: c’è la fonte viva. Il Vescovo ha chiesto a don Roberto di farsi servo della comunità nel contesto della Collaborazione, del Vicariato e della Diocesi di Treviso.

“Quello di oggi - ha detto, poi, Tomasi - è un ingresso in due tappe: prima qui e poi nella parrocchiale di Villa d’Asolo. Non abbiamo fuso parrocchie: a Treviso ognuna mantiene la sua identità; restano i luoghi in cui si accolgono nuove generazioni, dove si realizza il passaggio di «vita in vita», seguendo una lunga storia. Certo, il parroco è uno: con lui si condivide, senza lacerare”.

Poi, si è rivolto a don Roberto: “Abbiamo, come dice san Paolo, un tesoro in vasi di creta: trattiamoli con attenzione. Siamo testimoni di cose grandi, se ci offriamo alla grazia del Signore”.

“Aiutatemi a essere servo del Signore”, ha detto nel suo intervento don Roberto, rivolgendosi alle nuove comunità. Poi, parafrasando sant’Agostino, ha aggiunto: “Per voi sono parroco, con voi sono cristiano”.

Alle 18 il vescovo ha accompagnato l’ingresso di don Roberto a Villa d’Asolo, dove è stata celebrata la messa. A fianco del Vescovo, a concelebrare, un nutrito gruppo di presbiteri: l’intera congrega del Vicariato di Asolo, con il vicario foraneo che in questo periodo ha avuto in cura le due parrocchie, don Pierangelo Salviato, e molti amici di Treviso.

Quello di don Roberto è quasi un ritorno. Domenica 4 ottobre 2009, infatti, salutava la comunità di Ca’ Rainati, dove è stato parroco per 11 anni. Dunque ritrova il Vicariato di Asolo dopo il lungo lavoro nella parrocchia di Casier, dove si è trattenuto per 16 anni e dove per 11 ha avuto l’incarico di parroco anche a Sant’Antonino.

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