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”e-Brt”, il bus elettrico che sembra un tram: svolta per la mobilità di Treviso


Svolta per la mobilità trevigiana, almeno nelle intenzioni: la Giunta Comunale di Treviso ha approvato il progetto “e-Brt per i Comuni di Treviso e Villorba”, per cui è stato richiesto un finanziamento al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta di un importante passo avanti per lo sviluppo della mobilità sostenibile e per l’evoluzione del trasporto pubblico locale.
Il Bus rapid transit (Brt) è un sistema innovativo basato su autobus elettrici ad alta capacità che viaggiano su corsie preferenziali, con priorità semaforica e tempi di percorrenza altamente competitivi rispetto all’auto privata. Il progetto, che coinvolge i Comuni di Treviso e Villorba, è parte di una visione ampia che mira a ridurre il traffico urbano, migliorare la qualità dell’aria e offrire ai cittadini un servizio moderno, efficiente e sostenibile.

Il nuovo sistema prevede la creazione di due linee principali. La prima collegherà Villorba, Treviso, la stazione ferroviaria e l’ospedale Ca’ Foncello. La seconda partirà dall’aeroporto di Treviso, attraverserà la città e giungerà anch’essa alla stazione ferroviaria. Entrambe le linee saranno interconnesse, con la stazione di Treviso come nodo centrale, e saranno servite da tre nuovi HUB intermodali, strategicamente collocati per favorire l’integrazione tra diverse modalità di trasporto: autobus, treno, bicicletta e auto.
Le due linee avranno 28 km di rete, con 5 minuti di intervallo fra una corsa e quella successiva. Le persone trasportate saranno 1400 l’ora per ciascuna direzione e ciascuna linea. Portata che potrà crescere ancora fino a 1700 con lo stesso numero di mezzi. Nel tempo BRT avrà la potenzialità di salire a 2800 passeggeri ora, con più mezzi e frequenze fino a 3 minuti.
Il progetto nasce, secondo il Comune di Treviso, da un’attenta analisi dell’utilizzo del trasporto pubblico e da una proficua collaborazione tra i due Comuni e Mom – Mobilità di Marca, gestore del servizio. L’area interessata, che supera i 100.000 abitanti, risponde pienamente ai requisiti richiesti dal Ministero per l’ammissibilità al finanziamento.
“L’e-Brt rappresenta un significativo salto di qualità nell’offerta del trasporto pubblico - sottolinea l’assessore alla Mobilità del Comune di Treviso, Andrea De Checchi -. Permetterà di migliorare la puntualità e la velocità del servizio grazie alle corsie dedicate, alle fermate distanziate strategicamente, a impianti semaforici intelligenti e a sistemi digitali di gestione del traffico. Questo sistema favorirà la riduzione dell’uso del mezzo privato, contribuendo così alla de-carbonizzazione del settore dei trasporti. Sarà inoltre uno strumento efficace per collegare i quartieri e i comuni limitrofi al centro urbano, all’ospedale e l’aeroporto. Il trasporto sarà più accessibile, sicuro e attrattivo per tutte le categorie di utenti, inclusi studenti, lavoratori e persone con mobilità ridotta».
Così il Presidente di Mom, Giacomo Colladon: Mobilità di Marca crede in questa sfida, ha investito già in questa fase tutte le sue energie. Si tratta della più importante opera per la trasformazione dell’area urbana di Treviso con 147 milioni di investimento, circa 80 di opere e 30 di materiale rotabile. A regime, il Brt sarà in grado di trasportare 32 milioni di passeggeri anno”.
Il progetto è coerente con gli obiettivi del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile. Il Piano promuove interventi infrastrutturali e tecnologici per incentivare l’intermodalità, razionalizzare il traffico e potenziare il trasporto pubblico. Il Comune di Treviso ha assunto il ruolo di capofila del progetto e ha sottoscritto una convenzione con il Comune di Villorba per predisporre congiuntamente la candidatura al finanziamento statale. L’Amministrazione comunale proseguirà nei prossimi mesi con la definizione del tracciato e delle soluzioni progettuali, tenendo conto del contesto urbano e paesaggistico, e in dialogo costante con la Soprintendenza.