venerdì, 08 novembre 2024
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Il premio La Fonte 2024 agli ex allievi del Collegio Pio X va all’imprenditore Alberto Zanatta

Menzione speciale al medico e presidente di Afica Mission Carlo Antonello. Il messaggio dei premiati agli studenti è un richiamo alla responsabilità, all’amore per le proprie radici e ad accompagnare la formazione tecnica con senso di empatia e cura per gli altri

Mai come oggi, nel post pandemia, i ragazzi hanno bisogno di guide, di modelli, di esempi positivi che mostrino loro la strada per crescere e realizzarsi.

È proprio nello spirito di unire le diverse generazioni che si è celebrata, il 4 ottobre, la quarta edizione del Premio La Fonte New Century, che il Collegio vescovile assegna agli ex allievi che si sono distinti nella vita professionale in coerenza con gli insegnamenti ricevuti.

Di fronte a una platea di studenti del triennio delle superiori e dei loro genitori, riuniti nell’auditorium della scuola, ha ricevuto il premio La Fonte 2024 l’imprenditore, presidente di Tecnica Group spa, Alberto Zanatta, diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale del Collegio vescovile Pio X nel 1987, quello che oggi è l’Istituto tecnico in Amministrazione, Finanza e Marketing.

Il premio, ha spiegato il rettore, mons. Lucio Bonomo, viene consegnato con la seguente motivazione: “A un imprenditore che crede nella scuola come istituzione che getta le basi per creare terreno fertile, che coniuga conoscenza e tecnica con il rispetto di sostenibilità sociale e ambientale, un imprenditore attento anche alla formazione delle donne e degli uomini del futuro”.

Menzione speciale al dottor Carlo Antonello, presidente di Africa mission cooperazione e sviluppo ong e dirigente del Servizio di Uroginecologia e Unità operativa di ginecologia del presidio ospedaliero di Monastier, diplomato al liceo Classico del Collegio nel 1988. “Un medico, un uomo – si legge nelle motivazioni del riconoscimento – che si è fatto carico dell’eredità spirituale e morale di don Vittorione, occupandosi dei più bisognosi, dalla formazione professionale all’accesso all’acqua, dal diritto allo studio all’adattamento al cambiamento climatico. Un uomo che declina, in ogni azione e incontro della sua vita, studio, impegno, responsabilità e passione.

A dare il benvenuto ai due premiati, c’erano il rettore del Collegio, mons. Lucio Bonomo e la coordinatrice didattica, Laura Catella. Sono intervenuti, inoltre, il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, e il vicesindaco del Comune di Treviso, Alessandro Manera.

Durante la mattinata, Zanatta e Antonello si sono rivolti ai ragazzi, cercando di fornire loro degli strumenti utili a costruire il proprio futuro, conciliando l’impegno professionale e i successi lavorativi con l’attenzione e la cura per gli altri. L’imprenditore di successo, che pure non dimentica le proprie responsabilità nei confronti della comunità, e il medico, che ha scelto di dedicare la propria vita ai più poveri del mondo. I due hanno percorsi di vita differenti, e, tuttavia, in qualche modo complementari e accomunati dal senso di responsabilità, nella propria professione e verso gli altri che vivono attorno a noi, vicini o lontani che siano.

Nel suo intervento, Alberto Zanatta ha ricordato con emozione e un pizzico di nostalgia gli anni passati al Collegio Pio X, rimasto nel cuore dell’imprenditore per la formazione ricevuta, ma anche per le relazioni importanti e durature nate tra i banchi di scuola. E da allora Alberto Zanatta di strada ne ha fatta tanta, ai vertici di un gruppo industriale leader nel settore delle attrezzature sportive, con un fatturato di 540 milioni di euro e filiali in Europa, America e Asia. Tuttavia, oltre a dedicarsi alla propria azienda, Zanatta ribadisce il suo impegno nella comunità ricoprendo diversi incarichi istituzionali, in Confindustria, e in diverse associazioni e fondazioni. È, tra le altre cose, presidente dell’ Its Digital fondazione Mario Volpato. Ed è proprio dell’esperienza degli Its che ha voluto parlare ai ragazzi: “Gli Its sono delle ottime alternative alle Università – ha spiegato –, che avvicinano il mondo delle aziende a quello della formazione, dove parte della docenza è fatta proprio da tecnici ed esperti del mondo economico e parte della formazione avviene tramite tirocinio in azienda. Frequentare un Its dà l’opportunità di avere un diploma riconosciuto dal Ministero, che apre le porte a un impiego immediato: quasi l’85% degli studenti trova lavoro anche prima del diploma o pochi mesi dopo. Il mio suggerimento è di guardare e vagliare anche altre opportunità oltre alle Università, di informarvi, visitare e partecipare agli open day per capire quali sono le vostre vocazioni e passioni”. Infine, l’esortazione a uscire, girare il mondo, conoscere, fare esperienze, ma, poi, tornare alle proprie radici, in un territorio che ha bisogno delle competenze e delle capacità delle nuove generazioni.

L’intervento del dottor Carlo Antonello, invece, si è concentrato sul suo lavoro di medico e di volontario con Africa mission in Uganda, tra i più poveri tra i poveri, seguendo le orme del fondatore, don Vittorione (il missionario Vittorio Pastori). Una realtà che ha conosciuto per la prima volta proprio grazie al Collegio Pio X. Nel 1987, infatti, l’allora referente spirituale, don Ado Sartor, e il rettore, mons. Giuseppe Rizzo, presenti in sala alla cerimonia, organizzano un incontro con don Vittorione: “L’uomo che ha cambiato la mia vita”, ha raccontato Antonello, che ha poi descritto agli studenti i progetti di cooperazione e sviluppo, il lavoro in situazioni di emergenza, nei campi profughi, per la costruzione di pozzi per acqua, l’agroforestazione e il sostegno all’agricoltura locale, all’istruzione e alla sanità. Ma il medico ha parlato anche del suo lavoro, e ha precisato agli studenti: “Gli ultimi anni delle superiori sono i più riflessivi, quelli in cui si conclude un ciclo di studi, di vita sociale e di vita in famiglia e ci si inizia a porre domande sul proprio futuro. Studiare è importante, è importante impegnarsi e farlo con passione, ma il tecnicismo da solo non basta, in tutti i campi, e nella professione medica innanzitutto, è necessaria empatia, è necessario sapersi prendere cura degli altri e avere senso di responsabilità”. Da qui il messaggio che Antonello ha voluto lasciare ai ragazzi: “Lasciate i cellulari, lasciate i social e uscite a incontrate gli altri, fatevi riempire la vita dalla loro vita. Mettete passione in quello che fate, perché la passione richiede sacrificio, ma riempie la vita e non voltatevi dall’altra parte, perché ognuno di noi ha la propria responsabilità sul mondo che lo circonda”.

“Mi pare – ha commentato la direttrice didattica, Laura Catella –, che le storie di Alberto Zanatta e Carlo Antonello ci insegnino che la tecnologia, l’impegno, la competenza professionale vadano posti al servizio dell’umanità, non sopra di essa, che impegno, competenza e valori siano da unire insieme per fondare una nuova competenza umana in cui le risorse (umane, tecnologiche, digitali, ambientali) siano poste al servizio dell’uomo, una competenza che vada contro l’omologazione e il relativismo diffusi (lo fanno tutti, è tutto uguale, non serve che io mi impegni), riuscendo a fare la differenza nella prospettiva della responsabilità e della solidarietà”.

Prima del conferimento dei premi, è intervenuto anche mons. Tomasi, che si è detto fiero dei risultati dei ragazzi e del lavoro di tutto il personale della scuola e ha ribadito che il valore del Collegio sta nella sua capacità di fare il bene e di accendere la passione nei ragazzi, una passione che è vita e che permette di vivere la vita a pieno. “Gestire una scuola è un impegno sotto tanti punti di vista differenti, ma se continuiamo a farlo è perché è una manifestazione di bene, è per far fare ai ragazzi l’esperienza di essere accolti e poter crescere e realizzarsi. In un momento storico in cui si parla dei ragazzi solo per dire cosa non va - ha concluso il Vescovo - noi, qui, oggi, dimostriamo il contrario”.

Anche il vicesindaco Manera si è rivolto agli studenti, esortandoli a divertirsi, a incontrarsi e a creare legami, valori forti che possono fare la differenza nella costruzione del proprio futuro.“Girate il mondo, ma ricordatevi della città da cui venite, Treviso, e dell’Istituzione che vi ha formati, il Pio X”.

A seguire, sono stati consegnati i riconoscimenti al merito a una trentina di studenti del Collegio per l’anno scolastico 2024-2025 e 2023-2024, assegnati grazie al sostegno di 21 Invest, Targatelematics, Banca Mediolanum, Nonno Nanni, Ristorazione Ottavian, Pesce Costruzioni, Heads - the communication network, Regalgrid Europe Srl, Carmix Metalgalante spa.

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