Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Sant'Antonino, comunità in festa
La parrocchia di Sant’Antonino ha ricordato i novecento anni della chiesa con numerosi incontri e un libro. Domenica scorsa la messa di ringraziamento presieduta da mons. Giuseppe Rizzo

Domenica scorsa, nella solennità di Pentecoste, la parrocchia di Sant’Antonino di Treviso ha celebrato un compleanno speciale: da 9 secoli questa comunità si riunisce in una chiesa, continua a raccogliere l’appello lanciato ai Santi Apostoli nel cenacolo, la forza del soffio di Gesù ha continuato a correre nel mondo ed è arrivata fino a qui, da 900 anni quel soffio vivifica la comunità cristiana.
Mons. Giuseppe Rizzo, vicario generale, ha presieduto l’eucaristia, concelebrata dal parroco don Sandro dalle Fratte e da diversi altri sacerdoti legati alla comunità per aver vissuto qui il loro ministero o perché prestano dei servizi pastorali. Erano presenti le suore, che operano in parrocchia da 40 anni e diversi rappresentanti dell’Amministrazione comunale. La messa di ringraziamento è arrivata a conclusione di una settimana fitta di festeggiamenti e di eventi teatrali, musicali, con la presentazione del libro ”Anno Domini 1114. Sant’Antonino d’Aspà. Una duplice storia per la chiesa e la comunità”. Una ricerca nata quasi per gioco, dal desiderio di Marco Scarpa e dal sogno di un maestro elementare, Gigi Masetto. Che si è concretizzata grazie anche all’aiuto di alcuni amici e all’appoggio del parroco.
Nell’omelia della santa messa mons. Rizzo ha evidenziato l’aspetto di custodia del linguaggio dello Spirito, che coinvolge questa parrocchia e consegnando ad essa alcuni compiti, alcune responsabilità “mostrare che i confini di questa piccola comunità sono grandi come le esigenze di Dio”, con l’augurio di essere: “Chiesa visibile, affettuosa con chi varca le sue porte, che parli un linguaggio nuovo, missionaria alla ricerca di chi non c’è: una Chiesa che costruisce il futuro vivendo seriamente e pienamente il proprio presente, questi 900 anni celebrati oggi, con una lunga e affidabile speranza”.
Più ampio servizio nel prossimo numero della Vita del popolo