giovedì, 08 maggio 2025
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In ottantamila a Conegliano per gli alpini

18mia invece coloro che hanno sfilato. Se la manifestazione sulla quale è appena sceso il sipario voleva rappresentare un banco di prova e una sorta di minitest in vista di quanto potrebbe accadere nel 2017, l’esame è stato superato a pieni voti.

Numeri sopra ogni aspettativa, quota 80 mila presenze sfondata abbondantemente, alpini in sfilata arrivati a quota 18 mila. Cifre che per i vertici dell’Ana nazionale e sezionale decretano il successo del Raduno Triveneto degli Alpini conclusosi a Conegliano ieri, domenica 14 giugno. Se la manifestazione sulla quale è appena sceso il sipario voleva rappresentare un banco di prova e una sorta di minitest in vista di quanto potrebbe accadere nel 2017, l’esame è stato superato a pieni voti.

Per questo Triveneto il presidente nazionale Sebastiano Favero ha giocato in casa. “Quello di Conegliano – ha detto al termine della manifestazione – è stato veramente un ottimo raduno. Non mi riferisco solo alla partecipazione: non abbiamo ancora fatto bene le verifiche sui numeri, certamente aldilà delle stime preventivate, ma tutto è andato veramente bene. Estremamente positivo è stato il calore della gente, che ha applaudito e partecipato nonostante la pioggia. C'era gente ovunque e gli alpini si sono sentiti avvolti da questo calore. Il Triveneto ha oltre il 40% degli iscritti a livello nazionale; direi che qui a Conegliano c'erano proprio tutti”. Su cosa potrà succedere nel 2017 Favero, presidente di tutti, giustamente non si sbilancia. “I veneti – ha concluso il presidente nazionale dell’Ana - fanno bene a sperare, anche io sono veneto… ma   la decisione spetta al consiglio direttivo nazionale e quindi aspettiamo a ottobre la loro scelta”.

A tirare le fila sui numeri è il presidente del Comitato organizzatore del Raduno Nino Geronazzo, già presidente del Coa delle Adunate nazionali dal 2009 al 2014. “Ora non abbiamo ancora numeri precisi alla mano, ma è sotto gli occhi di tutti come sono andate le cose tra sabato e domenica. Le presenze sono andate oltre le nostre più rosee aspettative e quindi possiamo senza dubbio affermare che abbiamo sfondato quota 80 mila nell’arco dei due giorni. Per quanto riguarda poi gli sfilanti, voglio verificare i numeri ma sono quasi certo che siamo arrivati a 18 mila penne nere. La partecipazione delle sezioni del Triveneto è stata commovente perchè hanno fatto a gara per superarsi rispetto alle consuete adunate nazionali. La stessa presenza lungo tutta la sfilata di coneglianesi e parenti di quanti hanno marciato è stata massiccia nonostante l'acqua abbia disturbato la prima parte della sfilata. Insomma questo Raduno Triveneto è da incorniciare. Quanto accaduto qui a Conegliano è un buon viatico per la candidatura di Treviso 2017. Abbiamo visto quanto il quest’area abbia a cuore i valori di questi momenti di incontro e della memoria”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della sezione di Conegliano Giuseppe Benedetti. “Ho visto la nostra sezione molto unita – ha detto dopo il “rompete le righe” - per un intento che ci eravamo prefissati e l'obiettivo è stato sicuramente raggiunto. Ciò che c’è stato in questi due giorni è stato lo specchio di tutto il grande lavoro fatto in questo periodo. Un grazie particolare va a Nino Geronazzo che ha seguito la regia di questo raduno”. Ma il Triveneto è solo una delle manifestazioni inserite nel ricco calendario per festeggiare i 90 anni della sezione di Conegliano. “Quando sono stato eletto presidente – ha aggiunto Benedetti - ho pensato subito a questa nostra importante ricorrenza e quindi ho deciso di proporre Conegliano quale sede del Raduno, centrando il traguardo. Per il 2017 noi ci sentivamo in dovere di chiedere un'Adunata che abbiamo battezzato “Adunata del Piave” perché racchiude in se la memoria degli avvenimenti bellici che hanno segnato questo territorio. Se arriverà, bene, altrimenti noi ci mettiamo comunque il cuore  perché partecipare all'Adunata nazionale è sempre importante”.

“Nel 2017 l'adunata deve essere nostra. Si deve fare a Treviso, senza discussione. La Regione ci sarà e farà la sua parte”. Non ha dubbi il presidente Luca Zaia, presente al Raduno Triveneto degli Alpini, su quale dovrà essere la sede del prossimo appuntamento nazionale delle penne nere.  “Dove c'è alpinità – ha detto il presidente - c'è volontariato e in Veneto una persona su cinque si dedica a questo settore. Come si può vedere dai numeri di oggi, non si fa l'Adunata se non sfilano le sezioni del Veneto. Io ero a L'Aquila e ci è servito andare in Abruzzo per vedere se è cambiato qualcosa da quando le penne nere se ne sono andate. Purtroppo devo dire che dovremmo rimandarli. Se ci fossero loro l'Aquila sarebbe come Gemona. Posso dire che dove mettono le mani loro i risultati si sono visti”.

Felice per l’esito della manifestazione e soddisfatto per la massiccia presenza di pubblico nelle due giornate della manifestazione, il sindaco di Conegliano Floriano Zambon. “Il raduno Triveneto – ha detto il primo cittadino – è stata una straordinaria occasione di visibilità e affermazione di valori positivi. Tutto ha funzionato molto bene. Anche se il tempo non è stato dalla nostra parte, la pioggia ha fatto vivere con grande partecipazione tutti i momenti. Ieri sera c'è stata una grandissima presenza di pubblico, sopra le più rosee aspettative. Ci si è aperto il cuore nel vedere le sezioni sfilare e la passione delle penne nere nel dare il proprio contributo per la perfetta riuscita del Raduno. Grande emozione poi nel constatare che il mondo degli Alpini sa rispondere nel momento in cui è necessario far vedere i valori fondanti dello spirito alpino. Ciò ci rende estremamente orgogliosi. Infine non posso non ricordare che oltre alla sfilata c'è tutto un lavoro fatto in precedenza dagli Alpini di Conegliano e dal Comune come il restauro del monumento ai Caduti o la sistemazione del Monticano. Le penne nere sono persone tutte d'un pezzo e non ci stancheremo di ringraziarli».

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