La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
II domenica di Avvento: Giovanni, testimone dell’Amore
Sieger Köder (1925-2015), artista e pittore tedesco, sacerdote cattolico, ha conosciuto l’esperienza della guerra e della prigionia durante la Seconda guerra mondiale e, tra le sue opere d’arte, realizza il Battesimo di Gesù. Essa presenta una singolare figura di Giovanni Battista, che sembra uscita dai racconti dei Vangeli. Köder lo dipinge come un uomo austero, “vestito di peli di cammello e una cintura attorno ai fianchi”, colto nella sua predicazione nel deserto della Giudea, col braccio puntato in alto, verso la luce che rappresenta Dio. Giovanni Battista è immerso nelle acque del Giordano, nell’atto di battezzare Gesù. È una figura che si impone nel quadro di Köder, che si “incunea” verso il cielo, e che si impone anche nel Vangelo di oggi, per la sua figura e per la sua parola. Il quadro lo ritrae con la bocca aperta; potremmo quasi immaginarlo nell’atto di annunciare: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.
Queste parole, all’inizio del Vangelo della seconda domenica di Avvento, sono il contenuto della predicazione di Giovanni sulle rive del Giordano; sono un invito forte a cambiare stile di vita anche per noi oggi, perché il regno dei cieli, il Regno Dio, è vicino!
Giovanni Battista aveva già incontrato Gesù, nel grembo di Elisabetta (il racconto della Visitazione nel Vangelo di Luca lo narra): ha fatto già esperienza dell’incontro con Dio, della vita e della gioia che vengono da Gesù.
La missione di Giovanni si realizza prima di tutto nel deserto: chi andrebbe a portare il suo annuncio in un luogo solitario e disabitato? Noi oggi cerchiamo di parlare di Gesù, della sua persona, in luoghi dove potrebbe esserci qualcuno disposto ad accogliere tale annuncio. Il Vangelo, invece, ci dice che è proprio il deserto il luogo in cui Giovanni realizza l’antica profezia di Isaia “Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” (Is 40, 3). E questa scelta che noi possiamo trovare strana, porta, invece, frutto: da Gerusalemme e da tutta la Giudea e dalla regione lungo il Giordano accorrono a lui per farsi battezzare, confessando i loro peccati.
Il Vangelo di questa seconda domenica di Avvento ci ricorda che il deserto è il luogo dell’annuncio della fede, è un luogo di cura per portare il Vangelo; ecco perché anche nel quadro di Köder esso occupa tanto spazio. Il deserto è lo spazio che creiamo, dentro di noi e attorno a noi, per ascoltare Dio. Occorre, dunque, fare un esercizio: quello di vedere come il Battista; il suo sguardo non è su di sé, ma si apre, si allarga, vede e scorge chi è lontano (farisei e sadducei) e invita al cambiamento, con coraggio, con determinazione, con amore, perché l’amore è esigente! Giovanni Battista diventa nel tempo di Avvento un testimone dell’Amore: non ci parla di sé, ma annuncia in maniera decisa e coraggiosa l’avvento di un altro, di “colui che è più forte” e davanti al quale egli non si sente degno di portargli nemmeno i sandali. Giovanni ci aiuta a creare uno spazio di attesa nel quale siamo invitati a entrare anche noi, in questa domenica, con fiducia e con speranza, per fare esperienza di amore.
Possiamo chiederci: cosa mi colpisce della figura del Battista? Che cosa dice alla mia vita in questo momento?
Giovanni è animato dall’amore per Gesù: ha incontrato il suo amore e ha a cuore che tutti lo conoscano, non solo chi gli è vicino, ma soprattutto i lontani, chi è ai margini. Bene lo aveva compreso Charles de Foucauld: nel suo ritiro a Nazareth, nel novembre 1897, chiede aiuto al Battista, lo invoca come patrono di coloro che amano Dio. Facciamo nostre le parole di Charles de Foucauld e preghiamolo anche noi: “San Giovanni battista, tu che hai tanto amato Gesù senza vederlo, patrono di tutti coloro che amano in questa terra, o che almeno desiderano amare, nonostante si sentano deboli, o grande solitario che hai conosciuto e amato tanto Dio e la sua volontà e l’hai seguita bene, tu che hai trovato luce in una vita così ritirata, ti supplico, prega per me!”. San Giovanni Battista, prega per la Chiesa, per il mondo!



