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Scuole dell’infanzia paritarie: nella Legge di Bilancio chiarita in via definitiva l’esenzione Imu

La Fism sottolinea come “la norma approvata rappresenti un sostegno all’intero settore delle scuole paritarie e un aiuto concreto all’attuazione del principio di parità scolastica, restituendo certezza normativa e stabilità a realtà educative che operano senza finalità di lucro e che costituiscono una componente essenziale del sistema educativo nazionale”

Un chiarimento importante per tutti i gestori delle scuole paritarie è arrivato il 19 dicembre: la Legge di Bilancio 2026, che sarà varata a fine anno, introduce un passaggio che riguarda un’annosa questione legata all’IMU e alle scuole pubbliche paritarie, non statali. Con l’aggiunta dell’articolo 134-bis, viene chiarito in via definitiva che le scuole paritarie non devono corrispondere l’IMU ai Comuni, a condizione che la retta media sia al di sotto del Costo Medio per Studente stabilito ogni anno dal Ministero dell’Istruzione. Il riconoscimento di queste attività come “non commerciali” era stato oggetto di diverse interpretazioni per almeno vent’anni. Con questo intervento normativo, si chiude una lunga fase di ambiguità giuridica.

Ecco la nota della Fism nazionale – Federazione Italiana Scuole Materne – che, del totale delle scuole paritarie di ogni ordine e grado, rappresenta il 70 per cento:

“La Fism – Federazione Italiana Scuole Materne accoglie con favore l’approvazione della norma inserita nella Legge di Bilancio 2026 che chiarisce, in via definitiva, il regime di esenzione dall’Imu per le scuole paritarie (esattamente come avviene per tutte le scuole pubbliche, ndr), riconoscendo la natura non commerciale delle attività educative svolte nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge.

È stato confermato, infatti, che le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico di rilevanza costituzionale, ai sensi della Legge n. 62 del 2000, quando il contributo richiesto alle famiglie è contenuto entro i limiti del Costo Medio per Studente (CMS), definito annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. In ogni caso, lo stesso emendamento approvato ieri precisa che non sarà possibile il rimborso delle somme già versate.

Ne consegue, grazie al confronto con il viceministro Maurizio Leo e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il pieno accesso all’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU), superando le incertezze interpretative che hanno generato contenziosi e difficoltà gestionali.

Il Presidente nazionale della FISM, Luca Iemmi, esprime un sentito ringraziamento al Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo per il risultato raggiunto, che rappresenta un sostegno concreto alle scuole paritarie e all’attività educativa che esse svolgono quotidianamente a favore dei bambini e dei ragazzi, contribuendo in modo significativo al benessere delle famiglie e, più in generale, alla coesione sociale delle comunità.

La Fism sottolinea come “la norma approvata rappresenti un sostegno all’intero settore delle scuole paritarie e un aiuto concreto all’attuazione del principio di parità scolastica, restituendo certezza normativa e stabilità a realtà educative che operano senza finalità di lucro e che costituiscono una componente essenziale del sistema educativo nazionale”.

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