lunedì, 05 maggio 2025
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Maltempo: preoccupazione per il Piave

L'ondata di piena ha raggiunto il suo culmine in mattinata. Sgomberate alcune abitazioni in golena tra Ponte di Piave, Salgareda e Zenson. Chiuso il ponte di barche tra Fossalta e Noventa.

Continua a piovere in gran parte della penisola. Particolarmente colpite la zona di Carrara, la Sicilia, la Liguria, il PIemonte e il Lazio. Il livello del Po a Pavia è cresciuto di quattro metri in poche ore. In Veneto preoccupa la situazione del Piave, che ha invaso alcune zone golenali. Interessate quasi cento abitazioni, tra i territori comunali di San Biagio, Ponte di Piave e Salgareda.

Il Piave fa paura: famiglie evacuate a Ponte, massima allerta
„Alcuni nuclei già colpiti dalla piena del 2012 sono stati ospitati dalla casa di riposo a Ponte di Piave, dove hanno trascorso la notte. La piena delle 12 di giovedì ha causato qualche problema. Nel primo pomeriggio di giovedì, dopo il superamento della fase più critica (altezza massima del Piave) alle ore 12,00, presso il Municipio di Ponte di Piave si sono riuniti i tecnici coinvolti nell'emergenza, insieme ai sindaci di Ponte di Piave, Breda di Piave, Salgareda, Zenson di Piave e San Biagio di Callalta; per la Provincia di Treviso, hanno partecipato all'incontro anche il presidente Leonardo Muraro e l'assessore di comparto, Mirco Lorenzon. Nella zona di San Donà è stato chiuso il ponte di barche tra Fossalta e Noventa, mentre a San Donà c'è stata qualche piccola esondazione nella zona del parco fluviale. Nelle prossime ore è comunque previsto un miglioramento della situazione.

Ieri uno smottamento nel Vittoriese aveva causato la chiusura della ferrovia Conegliano-Belluno e dell'Alemagna.

In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, come da odierno Avviso di Condizioni Avverse e preso atto dell’Avviso di criticità emesso oggi alle ore 14 dal Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, il Centro stesso ha dichiarato dalle ore 14:00 di oggi, giovedì 6 novembre, fino alle ore 18 di venerdì 7 novembre 2014: per rischio idraulico sulla rete Principale  lo stato di allarme su Vene-G (Livenza, Lemene e Tagliamento); lo stato di preallarme su Vene-H (Piave pedemontano), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-F (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna), Vene-C (Adige-Garda e monti Lessini), da riconfigurare, a livello locale, in stato di allarme al verificarsi di fenomeni alluvionali secondo la loro intensità; lo stato di attenzione su Vene-A (Alto Piave), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone), Vene-D (Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige); per rischio idrogeologico componente Idraulica sulla rete Secondaria  lo stato di preallarme su Vene-A (Alto Piave), Vene-H (Piave pedemontano), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini),  Vene-F (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna), Vene-G (Livenza, Lemene e Tagliamento); lo stato di attenzione su Vene-D (Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone); per rischio idrogeologico componente Geologica; lo stato di preallarme su Vene-A (Alto Piave), Vene-H (Piave pedemontano), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini); lo stato di attenzione su Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone).

Gli elevati scarichi dei bacini artificiali montani dell’asta del Piave e dei suoi affluenti possono determinare, come già accaduto in alcune aree golenali del Piave stesso, repentini innalzamenti dei livelli idrometrici con allagamenti. Il transito della piena lungo il sistema Meduna-Cellina interesserà nelle prossime ore l’asta del Livenza con l’innalzamento dei livelli dovuti anche alla regolazione degli invasi di Ravedis e Ponte Racli. Sono possibili allagamenti delle aree golenali e fenomeni di sofferenza arginale.

Gli Enti e le amministrazioni locali dovranno prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti e porre in atto le necessarie azioni di vigilanza e prevenzione, oltre alle procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari sofferenze geologiche e idrauliche presenti nel territorio di competenza.

In particolare i Comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni di colate rapide dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.

Gli Enti Territoriali competenti sono invitati a seguire costantemente l’evoluzione dei fenomeni localizzati, anche avvalendosi dell’assistenza del Cfd, nonché a monitorare direttamente la situazione sul proprio territorio assumendo gli opportuni provvedimenti di Protezione Civile.

E’ attivo il numero del servizio di reperibilità al Numero Verde 800 990 009 per la segnalazione di ogni eventuale situazione di emergenza.

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