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I vescovi del Triveneto confermano l’attenzione della Chiesa per i migranti

E’ stata manifestata la volontà di rendere più stretti e frequenti gli scambi e gli aggiornamenti tra Vescovi, Caritas e realtà interessate per tenere alta, al riguardo, l’attenzione delle comunità ecclesiali e monitorare costantemente gli sviluppi di un fenomeno ormai strutturale e non più da trattare come emergenza

Per la prima volta riuniti in area udinese per una “due giorni”, i vescovi della Conferenza episcopale Triveneto si sono ritrovati tutti insieme nelle giornate di martedì 12 e mercoledì 13 settembre 2023 presso il Seminario Interdiocesano S. Cromazio d’Aquileia a Castellerio (Ud). Dopo un tempo di preghiera e meditazione personale, vissuto nel pomeriggio di martedì, i Vescovi hanno poi avuto un incontro con alcuni rappresentanti della Delegazione Caritas Nordest per un aggiornamento sulla questione dell’accoglienza a rifugiati e migranti nei nostri territori, interessati in modo differente da almeno due tipologie di flussi: le persone che giungono dalla “rotta balcanica” e quelle in arrivo attraverso il mare e che sbarcano sulle coste italiane.

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Le Chiese del Nordest sono attualmente coinvolte in interventi di “emergenza” e prima accoglienza con servizi a bassa soglia (mensa, docce, spazi ecc.), nel mettere a disposizione strutture e talora anche nella gestione (a seguito di convenzioni) di posti in accoglienza; sono, inoltre e spesso, impegnate anche nell’assistenza a quanti, terminato il percorso di prima accoglienza, non hanno ancora trovato una collocazione stabile. La riflessione con i Vescovi ha evidenziato la complessità della situazione attuale, i rapporti con le istituzioni governative e locali, il mutato quadro legislativo ed anche le differenze esistenti nelle varie zone del Nordest italiano. Si sono soffermati anche su modalità, sistemi e stili di accoglienza che devono caratterizzare sempre la risposta e l’impegno delle comunità cristiane, nel rispetto della dignità e del valore di ogni persona e nella cura delle relazioni con le comunità locali. Hanno, quindi, manifestato la volontà di rendere più stretti e frequenti gli scambi e gli aggiornamenti tra Vescovi, Caritas e realtà interessate per tenere alta, al riguardo, l’attenzione delle comunità ecclesiali e monitorare costantemente gli sviluppi di un fenomeno ormai strutturale e non più da trattare come emergenza. Dai Vescovi sono emerse anche attenzione e preoccupazione per il futuro quando, entrando in vigore nuove regole, talune richieste d’immigrati potrebbero essere di fatto non accolte, interrompendo un lavoro già iniziato e contratti d’affitto stipulati; in tal modo ci potranno essere persone in stato di difficoltà e bisogno che si rivolgeranno sempre più alle strutture Caritas e agli altri servizi del territorio. Nel contempo si tratta di trovare il modo per rispondere alle esigenze di lavoro e manodopera che arrivano, in modo pressante, da categorie e settori economici. Al tema delle migrazioni sarà, inoltre, dedicata la prossima “due giorni” dei Vescovi in programma a Cavallino (VE) nel gennaio 2024.

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