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L'Agesci guarda lontano: gli scout della zona di Scorzè hanno vissuto la loro assemblea d'autunno con il vescovo Michele

I capi presenti erano circa 200, provenienti dai 16 gruppi di cui è costituita la Zona. Il tema su cui si è lavorato è quello della scelta politica, intesa come impegno irrinunciabile ad educare i ragazzi al bene, ad essere “buoni cittadini” nel nostro tempo

28/11/2019

Domenica scorsa, 24 novembre, gli scout della zona Agesci di Scorzè hanno tenuto a Maerne la loro consueta assemblea autunnale che dà il via alle attività formative destinate a capi e ragazzi per l’anno 2019-2020. I capi presenti erano circa 200, provenienti dai 16 gruppi di cui è costituita la Zona: Scorzè, Gardigiano, Rio San Martino, Noale, Salzano, Robegano, Zianigo, Mirano, Maerne, Martellago, Spinea, Olmo, Zero Branco, Quinto di Treviso, Istrana e Badoere. Il tema su cui si è lavorato è quello della scelta politica, intesa come impegno irrinunciabile per noi scout ad educare i nostri ragazzi al bene, ad essere “buoni cittadini” nel nostro tempo.
L’arte della politica. Ad aiutarci è stato l’ex sindaco e ora membro dell’Amministrazione comunale di Ponte San Nicolò (Padova), Enrico Rinuncini, con il quale, assieme ad altri “esperti” provenienti per lo più dal mondo dell’amministrazione pubblica, abbiamo lavorato (anche giocando) sul tema del prenderci cura del nostro territorio e delle necessità ed esigenze della popolazione che lo abita. L’attività ci è servita a mettere maggiormente a fuoco cosa sia davvero la Politica, ovvero l’arte di mettersi al servizio del bene pubblico, per creare le condizioni per cui ogni cittadino possa costruire la propria felicità. Si tratta del primo tema che tratteremo nel nostro nuovo progetto di zona, intitolato “Guardare lontano”: aiutati dal brano evangelico dei discepoli di Emmaus ci sentiamo anche noi in strada, camminiamo e ci interroghiamo l’un l’altro. Dove sarà la ragione di ciò che accade? Dove la soluzione dei problemi che sembrano del mondo ma bussano anche alla porta di casa nostra? Dove la speranza che può continuare ad illuminare la nostra vita?
Dopo la mattinata formativa, abbiamo ricevuto con gioia la visita del nostro nuovo vescovo, mons. Michele Tomasi, che ha pranzato con noi in semplicità e ci ha dedicato il pomeriggio rispondendo ad alcune nostre domande e presiedendo la celebrazione eucaristica. È stato particolarmente significativo per noi capi poterci confrontare con il Vescovo su alcune questioni che ci stanno a cuore: come educare i nostri ragazzi a una fede gioiosa, come presentare ai giovani la figura di Gesù oggi, come restare in relazione con le varie realtà delle nostre parrocchie e Collaborazioni pastorali, come vivere correttamente la nostra scelta politica, in quanto scout, in un servizio “sostenibile”.
Una fede gioiosa. Gli spunti che il vescovo Michele ci ha dato ci saranno particolarmente preziosi nel nostro cammino. In particolare, l’importanza di presentare Gesù in modo autentico, facendo memoria di come lo abbiamo incontrato e continuiamo ad incontrarlo ogni giorno nella nostra vita. Ci ha colpito l’indicazione di vivere prima di tutto noi stessi una fede gioiosa e di coltivare ogni giorno la gratitudine per ciò che stiamo vivendo: in questo modo si alimenta la gratitudine verso Dio e i suoi doni e si è contagiosi per chi ci sta attorno. Sul tema dell’impegno politico di noi scout, riteniamo illuminante il consiglio di “fare bene il bene” e l’invito ad approfondire i temi di cui vogliamo occuparci, accettando di impegnarci in prima persona con i nostri ragazzi ad approfondire e a vivere con onestà e autenticità le sfide del tempo di oggi.
Si è trattato, insomma, di una domenica molto ricca di contenuti e di testimonianze, che certamente contribuirà a interrogarci e a farci “guardare lontano” nella nostra strada.

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