venerdì, 15 agosto 2025
Meteo - Tutiempo.net

Il Lido brilla di stelle

I programma della Mostra del cinema di Venezia: 5 film italiani in concorso, tra cui “La Grazia” di Paolo Sorrentino, scelto anche come apertura. Apertura il 27 agosto

Venezia82, un trionfo d’Italia e Hollywood. Svelato il cartellone dell’82ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (27 agosto - 6 settembre) e salta subito allo sguardo la nutrita presenza italiana con cinque titoli in gara: “La Grazia” di Paolo Sorrentino, scelto anche come film d’apertura; “Duse” firmato Pietro Marcello, ritratto della diva del teatro Eleonora Duse; “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, uno sguardo in bianco e nero sulla città di Napoli; “Un film fatto per bene” di Franco Maresco, che omaggia Carmelo Bene; ed “Elisa” di Leonardo Di Costanzo.

Accanto alla pattuglia Italia, a brillare nel programma è soprattutto Hollywood tra grandi autori e star di primo piano: in Concorso Noah Baumbach, Kathryn Bigelow, Yorgos Lanthimos e Guillermo del Toro (greco il primo, messicano il secondo, ma ormai di casa nel cinema “a stelle e strisce”); mentre per le star, occhi puntati su Julia Roberts – per la prima volta al Lido –, Andrew Garfield, George Clooney, Jude Law, Amanda Seyfried, Emily Blunt e Rebecca Ferguson.


Barbera: “Il cinema non dà soluzioni, nutre interrogativi”


“Senza la pretesa di fornire risposte a problemi la cui complessità si sottrae all’illusione di facili soluzioni, i film di questa Mostra inducono a un atteggiamento di scoperta, offrono punti di vista articolati e a volte contradditori, rimandano senza sosta all’irriducibile ricchezza dell’esperienza umana e all’opacità della condizione individuale, sociale e politica in cui ci troviamo immersi”. Così il direttore artistico Alberto Barbera, nell’illustrare il programma di Venezia82. “A differenza della maggior parte dei mezzi di comunicazione – rimarca – (...) il cinema non propone soluzioni, non fornisce risposte, non mira a renderci la vita più facile: per dirla con Borges, offre solo perplessità, semina dubbi, nutre interrogativi”. Sulla stessa linea il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco: “La Mostra del Cinema dimostra ogni anno che i sogni possono diventare realtà. Questa fede temeraria trasfusa nell’arte è quella che porta acqua a chi ha sete. L’arte restituisce coscienza a tutti noi, che siamo struzzi con la testa conficcata nella melma dell’indifferenza”.


21 film in gara


Accanto ai cinque italiani, sedici i titoli internazionali. Tra i più attesi: il ritorno della prima regista Premio Oscar, Kathryn Bigelow, che presenta “A House of Dynamite” con protagonisti Idris Elba e Rebecca Ferguson; il nuovo film di Noah Baumbach “Jay Kelly”, girato in parte in Italia, con George Clooney, Greta Gerwig, Adam Sandler e Laura Dern; il già Leone d’oro Yorgos Lanthimos in gara con “Bugonia”, interpretato dalla sua musa, Emma Stone e l’atteso horror “Frankenstein” firmato Guillermo del Toro (anche lui già Leone d’oro), una produzione Netflix con protagonisti Oscar Isaac e Jacob Elordi. Tornano al Lido anche Olivier Assayas con “The Wizard of the Kremlin”, ispirato al romanzo di Giuliano da Empoli, con Paul Dano e Jude Law; Jim Jarmusch dirige “Father Mother Sister Brother”, con Adam Driver e Cate Blanchett. E ancora: il regista ungherese László Nemes presenta “Orphan”, ritratto storico del suo Paese influenzato dai ricordi paterni; François Ozon si confronta con le pagine di Albert Camus nel film “L’Ètranger”, interpretato da Benjamin Voisin; Mona Fastvold presenta il musical “The Testament of Ann Lee” con Amanda Seyfried e, infine, Benny Safdie “The Smashing Machine” con Dwayne Johnson ed Emily Blunt.

Fuori Concorso e serie Tv


Nella rosa dei titoli fuori competizione, se ne trovano non pochi di grande richiamo per critica e pubblico. In testa il thriller hollywoodiano di Luca Guadagnino per Amazon MGM Studios “After the Hunt”, con Julia Roberts, Andrew Garfield, Ayo Edebiri, Chloë Sevigny e Michael Stuhlbarg; poi, “In the name of Dante” firmato Julian Schnabel, con Oscar Isaac, Gal Gadot e Al Pacino; il francese “Chien 51” di Cédric Jimenez, film di chiusura di Venezia82. Fronte Italia, la nuova regia di Andrea Di Stefano “Il Maestro” con Pierfrancesco Favino, “L’isola di Andrea” di Antonio Capuano con Teresa Saponangelo, “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli con Michele Riondino e “Orfeo” di Virgilio Villoresi con Vinicio Marchioni. Ottima poi è la selezione di serie e miniserie Tv in prima mondiale: l’attesa “Portobello” (1-2 episodi) di Marco Bellocchio con Fabrizio Gifuni nel ruolo di Enzo Tortora, scelta come primo titolo italiano per il lancio della nuova piattaforma Hbo Max (Warner Bros.-Discovery) in arrivo a inizio 2026.

Al Lido anche “Il Mostro” (1-4 episodi), il nuovo progetto “crime” di Stefano Sollima (suoi “Adagio”, “Romanzo Criminale. La serie”, “Gomorra. La serie”) ispirato al cosiddetto Mostro di Firenze, un’esclusiva Netflix. E ancora: “Un prophète” (1-8) di Enrico Maria Artale, serie francese ispirata all’omonimo film di Jacques Audiard, ed “Etty” (1-6) di Hagai Levi, apprezzato autore della miniserie “Scene da un matrimonio” (2021) e “The Affair” (2014-19). Spazio anche ai documentari d’autore e ritratti musicali. In cartellone: “Marc by Sofia” di Sofia Coppola sullo stilista Marc Jacobs; “Director’s Diary” di Aleksandr Sokurov; “Nuestra tierra” di Lucrecia Martel; “Piero Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei e “Francesco De Gregori. Nevergreen” di Stefano Pistolini.


Gli altri numeri di Venezia

82
sono 19 i lungometraggi in gara nella sezione Orizzonti, dedicata agli sguardi più sperimentali. Film d’apertura è “Mother” di Teona Strugar Mitevska con Noomi Rapace, un ritratto in chiaroscuro su madre Teresa di Calcutta. Ci sono anche gli italiani “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli, che ritrova Benedetta Porcaroli dal set del suo film d’esordio “Amanda” (2022), e “Un anno di scuola” di Laura Samani. La sezione Venezia Spotlight ospita in gara 8 titoli, compreso “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari, mentre sono 9 i documentari di Venezia Classici tra cui “Elvira Notari: oltre il silenzio” di Valerio Ciriaci dedicato alla prima regista italiana. I restauri, sempre di Venezia Classici, sono in tutto 19. E ben 69 le opere di Venice immersive (30 in Concorso, 11 Best Experiences, 23 Best of Worlds, 5 Biennale College Cinema). Il numero dei titoli iscritti all’82ª Mostra è 4.580, di cui 1.936 lungometraggi (173 italiani), 2.353 cortometraggi (189 italiani), 102 classici restaurati (16 italiani) e 189 progetti Immersive (9 italiani). I titoli a regia maschile sono 3.039 (66.35%), femminile 1.478 (32,27%).


Conduzione, Giurie e premi collaterali


All’attrice Emanuela Fanelli spetta il compito di condurre – non si chiama più madrina! – le serate di apertura e chiusura, mercoledì 27 agosto e sabato 6 settembre.

Il Premio Oscar Alexander Payne, regista e sceneggiatore statunitense, è il presidente della Giuria internazionale composta da Stéphane Brizé (regista, Francia), Maura Delpero (regista, Italia), Cristian Mungiu (regista, Romania), Mohammad Rasoulof (regista, Iran), Fernanda Torres (attrice, Brasile), Zhao Tao (attrice, Cina). La Giuria Orizzonti sarà presieduta dalla regista francese Julia Ducournau, quella di Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” dalla regista scozzese Charlotte Wells. Il fumettista e illustratore italiano Manuele Fior è l’autore del manifesto ufficiale di Venezia82. Al Lido sono presenti anche tutte le realtà culturali e mediali del mondo cattolico: il più antico dei primi collaterali alla Mostra è l’internazionale Signis Award, nella cui giuria figurano i membri della Commissione film Cei.

Significativa, poi, è la presenza delle storiche realtà associative della Chiesa in Italia: Acec - Sale della Comunità e Fondazione Ente dello Spettacolo con la “Rivista del Cinematografo”; quest’ultima conferirà il prestigioso Premio Robert Bresson d’intesa con i Dicasteri della Comunicazione e Cultura della Santa Sede. Per i media Cei, la copertura giornaliera di agenzia Sir, Avvenire e Tv2000.


SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio