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La mostra: Giovanni Paolo I, papa inatteso


Da ottobre 2025 a giugno 2026 (almeno) il Veneto sarà protagonista di una mostra itinerante dedicata a papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, dal significativo titolo “Un Papa inatteso - Beato Luciani: uno sguardo profetico sull’uomo di oggi”.
Il percorso espositivo è a cura di Nicola Panciera, Milena d’Agostino e Simone Martuscelli, in collaborazione con l’associazione di promozione sociale veronese Rivela; vedrà immagini di archivio, video, oggetti personali scelti per ricordare da un lato e dall’altro far conoscere alle generazioni più giovani una figura di spicco del nostro territorio veneto, che ha brillato non solo come guida spirituale della cristianità, ma anche come esempio di umanità.
Un uomo profetico
“Tutti sanno come è morto, pochi sanno come è vissuto”: è anche da questa constatazione che prende avvio la mostra, a partire da uno studio di archivio sui testi posseduti da Albino Luciani, prima e dopo l’assunzione al soglio pontificio, ricchi di appunti e considerazioni che mettono in luce una mente brillante, poetica e profetica. La mostra così diventa un “pellegrinaggio” storico-culturale, nonché spirituale, sulle tracce del 263° successore di Pietro, con tappa nei luoghi della terra veneta che lo videro nascere a Canale d’Agordo (1912), formarsi prima al Seminario minore di Feltre, poi al Gregoriano di Belluno, ottenere la cattedra di Vescovo di Vittorio Veneto, diventare Patriarca di Venezia e, infine, salire al Soglio Pontificio, dove morì dopo solo 34 giorni di pontificato (1978). Luciani è stato un “Papa inatteso” perché, spiegano gli organizzatori, “totalmente diverso da ciò che si poteva prevedere”, e un “uomo profetico” perché “riusciva a intercettare temi e questioni sociali che con il tempo avrebbero dimostrato la loro pregnanza”, come il divorzio, la tecnica, il ruolo della Chiesa e le opportunità dell’Europa.
Percorso espositivo e tappe
Il progetto, che vede il sostengo di Th Resort come main sponsor, il contributo di Regione Veneto e Camera di commercio di Treviso-Belluno e Scuola grande di San Teodoro, nonché i patrocini delle Diocesi e dei Comuni dei territori coinvolti, è concepito in prospettiva del 50° anniversario della morte del Papa bellunese, che sarà nel 2028.
La mostra aprirà ufficialmente i battenti il 3 ottobre con taglio del nastro nel Seminario Gregoriano di Belluno, dove sarà visitabile fino al 15 ottobre, per, poi, salpare alla volta di Oderzo, dal 19 ottobre al 16 novembre, quindi, Vittorio Veneto (metà gennaio), Treviso (fine gennaio), Venezia (febbraio), infine, a giugno a Padova. Terminato il primo tour, inserito nel Giubileo della speranza, l’intenzione degli organizzatori, in vista della ricorrenza del 2028, è di riproporre l’allestimento anche in altre destinazioni del Veneto, in qualche modo collegate alla vicenda del “Papa inatteso”, ma l’ambizione è anche di farla arrivare all’estero, per esempio in Sudamerica, da dove partì la richiesta di beatificazione.
La mostra si divide in quattro sezioni tematiche: “Elezione a papa”, “I luoghi di Luciani”, “L’avventura cristiana” e “Il Pontificato”. Ciascuna è ricca di pannelli, testimonianze video e oggetti personali (veste papale, zucchetti e alcuni libri provenienti dal Museo-Casa natale a egli intitolato) capaci di ravvivare o accendere il ricordo di un Papa, di un uomo.