venerdì, 12 settembre 2025
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Vedelago, evento in piazza per celebrare Gianmaria Roncato, un vincente in piscina

Ha la determinazione di uno squalo e la tenacia di chi non si arrende mai. Gianmaria Roncato, 28 anni, di Vedelago, nuotatore della Sport Life onlus asd di Montebelluna, è tornato in Italia dopo aver lasciato il segno ai Trisome Games 2024 di Antalya, in Turchia, una delle più prestigiose competizioni internazionali dedicate agli atleti con sindrome di Down

Ha la determinazione di uno squalo e la tenacia di chi non si arrende mai. Gianmaria Roncato, 28 anni, di Vedelago, nuotatore della Sport Life onlus asd di Montebelluna, è tornato in Italia dopo aver lasciato il segno ai Trisome Games 2024 di Antalya, in Turchia, una delle più prestigiose competizioni internazionali dedicate agli atleti con sindrome di Down.

Il suo medagliere parla chiaro: sei podi, tra cui un oro nella staffetta 4x200 stile libero, dove ha contribuito a infrangere un record mondiale che resisteva dal 2019. A questo si aggiungono quattro argenti - nei 100 e 200 dorso, nella 4x100 stile e nella 4x100 mista - e un bronzo nella staffetta mista. Un risultato che lo ha consacrato tra i protagonisti assoluti della spedizione azzurra, composta da dieci nuotatori, cinque dei quali provenienti dal Veneto.

Ma Roncato non è solo un atleta vincente: è stato scelto come capitano del Team Italia Fisdir, un ruolo che premia la sua esperienza, il suo carisma e la capacità di essere punto di riferimento per i compagni. “Dedico queste medaglie alla mia famiglia, agli amici e a chi ha creduto in me”, ha dichiarato con emozione.

La sua storia sportiva è iniziata a soli quattro anni, in una piscina di Castelfranco Veneto. Da allora, ha percorso un cammino fatto di allenamenti intensi, rinunce e soddisfazioni. “A differenza dei miei amici, io volevo gareggiare”, racconta. Così, è approdato a Montebelluna, dove ha trovato il contesto giusto per coltivare il suo talento. Oggi, dopo oltre vent’anni di attività, può vantare una carriera ricca di successi e di esperienze internazionali: Portogallo, Francia, Turchia sono solo alcune delle tappe del suo viaggio.

Il ritorno a Vedelago è stato celebrato come un evento speciale. In piazza, ad accoglierlo, c’erano il sindaco Giuseppe Romano, gli assessori Denisse Braccio e Cristian Pastro, e tanti cittadini con bandiere e applausi. “Gianmaria è un esempio per tutti - ha detto il primo cittadino - non solo per i risultati sportivi, ma per i valori che rappresenta: impegno, resilienza e spirito di squadra”.

Nonostante le limitazioni imposte dalle regole olimpiche - gli atleti con sindrome di Down non possono partecipare né ai Giochi né alle Paralimpiadi - Gianmaria non smette di sognare. “Avevo tatuato i cinque cerchi sulla spalla, ma ho dovuto rimuoverli. Al loro posto ora c’è uno squalo, simbolo della mia voglia di non mollare”, confessa.

Nel frattempo, il prossimo obiettivo è già fissato: i Campionati italiani assoluti di luglio 2026, dove punta a stabilire un nuovo record nazionale nella sua categoria, la II2, nelle tre distanze del dorso. E lancia una sfida: “Mi piacerebbe confrontarmi con Vicente Pereira”, il nuotatore portoghese che condivide con lui la stessa condizione e la stessa passione.

Oltre al nuoto, Gianmaria coltiva altre passioni: suona le percussioni nella band “Black stones” e ama i tatuaggi, tra cui quello dedicato al padre scomparso, che lo accompagna idealmente in ogni gara. (Francesca Gagno)

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