Non tutti potranno beneficiare di una vacanza al mare o ai monti o di un viaggio. Oltre a tanti anziani,...
Campo in bici, per trovare la strada
Promosso dalle parrocchie di Altivole, Caselle e San Vito
Le parrocchie di Altivole, Caselle e San Vito, con il parroco don Luciano Marchioretto, gli animatori e alcuni papà, hanno organizzato, anche per quest’anno, il campo bici. Mercoledì 14 luglio siamo partiti, in 33 giovanissimi e 8 animatori, da Altivole in bicicletta, seguiti da due papà e due coppie di genitori con il camper per i viveri e il pulmino per i bagagli.
La prima tappa è stata al Santo di Padova. Qui, grazie all’insegnamento di Sant’Antonio, il cui desiderio maggiore era imparare a usare bene la parola, per non offender nessuno, abbiamo compreso l’importanza della frase: “Voglio parlare come Dio”.
Dopo aver percorso più di 70 chilometri, siamo arrivati a Torreglia, nei colli Euganei, dove siamo stati ospiti a villa Immacolata, della diocesi di Padova. Il mattino dopo, giovedì, siamo ripartiti per Chioggia. Lì, accolti dai Salesiani, abbiamo celebrato l’Eucarestia. In questa terza tappa, un sacerdote ci ha riportato il desiderio di san Giovanni Bosco: fare tutto per Dio, con l’aiuto di Maria Ausiliatrice, per la gioia dei giovani.
Nella mattinata di venerdì, siamo saliti su un traghetto a più riprese, caricate le nostre bici, abbiamo attraversato il mare a ridosso del Mose. Ci siamo diretti verso uno dei percorsi più belli: Pellestrina, Caroman, Lido di Jesolo, fino a Punta Sabbioni per poi riprendere la ciclabile per Jesolo. In questa giornata non è mancata l’emozione di viaggiare sotto la pioggia. Arrivati nel camping Caprara, abbiamo montato le tende e cenato. La giornata si è conclusa con la preghiera notturna, in riva al mare. Ogni ragazzo è stato invitato a scrivere i pensieri che lo invadevano nel contemplare tanta bellezza.
Il sabato c’è stato l’incontro con la comunità monastica di Marango. “Noi vogliamo vivere il Vangelo in fraternità” è stata la testimonianza di don Giorgio Scatto, dei monaci e delle monache. Insieme a loro abbiamo pregato i salmi, nel silenzio della campagna di Caorle. Alla sera siamo stati ospiti nella parrocchia di San Giuseppe, a San Donà di Piave. Qui ci ha accolti don Fabio Bertuola. Il giorno dopo, domenica mattina, siamo ripartiti per Treviso. Un’ultima tappa al Seminario diocesano, dove ci aspettava don Daniele Giacomin per un incontro. Cercare, ascoltare la Parola di Gesù, riflettere, è la strada per decifrare, nel cammino della vita, la propria vocazione: questo è stato il suo insegnamento. Infine, è stata celebrata l’Eucarestia conclusiva del camposcuola.
I ragazzi sono sempre rimasti colpiti dalle varie testimonianze, hanno accolto bene le varie proposte, in un clima di condivisione, gioia e movimento fisico. Gli animatori sono sempre stati disponibili e attenti nell’aiutare chi era in difficoltà, nel creare un clima di attenzione e di festa.
In totale sono stati percorsi 320 chilometri. Gesù è “la Via”, con lui la strada della vita diventa bella e avventurosa.