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Castelfranco: viabilità a misura di anziano
Si va dal marciapiede dissestato alle buche nei ciottolati delle strade del centro, dai tempi del semaforo per il passaggio pedonale alle sbarre che ostacolano alle carrozzine l’ingresso in cimitero. Sono 50 le segnalazioni di questo tipo che la Consulta della terza età ha raccolto in un recente dossier.

Si va dal marciapiede dissestato alle buche nei ciottolati delle strade del centro, dai tempi del semaforo per il passaggio pedonale alle sbarre che ostacolano alle carrozzine l’ingresso in cimitero. Sono 50 le segnalazioni di questo tipo, riferite solo al centro città di Castelfranco, che la Consulta della terza età ha raccolto in un recente dossier da titolo titolo “Alla ricerca di una viabilità pedonale sicura e a misura di anziano”.
Presentato a settembre all’assessore ai lavori pubblici Roberto Filippetto e al dirigente del comune Luca Pierobon, la scorsa settimana è stato oggetto anche in un incontro pubblico al Centro anziani Domenico Sartor che ha curato la prima parte del lavoro. “Questo studio nasce da una ricerca sugli ostacoli che gli anziani e chi non deambula incontra quando si muove per il centro di Castelfranco – spiega Pierluigi Freschi, presidente della Consulta -. Non solo, riguarda anche portatori di handicap e mamme con neonati. I questionari raccolti tra i cittadini hanno fatto emergere alcune segnalazioni che abbiamo verificato e poi schedato”. Ne è uscito un dossier appunto che fotografa le “crepe” della città: “Piccole questioni, che richiedono interventi di manutenzione anche molto semplici per migliorare molto la viabilità pedonale”. C’è il terreno dissestato nel marciapiede lungo il viale della stazione che crea buche, dislivelli, crepe; oppure le strade a ciottolato che non prevedono anche delle corsie lisce per il passaggio delle carrozzine; o anche i semafori, come quello alla Torre, troppo brevi per permettere a chi fatica a deambulare il passaggio con il verde. Si affronta anche il tema dell’accessibilità agli uffici comunali.
“Le soluzioni a molti di questi problemi non impegnano in modo importante dal punto di vista finanziario il comune – prosegue Freschi -, tuttavia sono opere fondamentali, di ordinaria amministrazione, utili per la vivibilità del nostro centro storico anche alle persone non autosufficienti. Per questo sono state ben accolte dai nostri interlocutori che si sono anche impegnati a risolvere molte delle criticità evidenziate”. “Il presidente Maurizio Trento ed io crediamo molto nella bontà di queste iniziative e siamo sempre ben felici di ospitarle nella nostra struttura - spiega Elisabetta Barbato direttrice del Centro Sartor -. Il coinvolgimento della popolazione è un vero e proprio salto di qualità rispetto agli approcci tradizionali, nell’ottica di ricercare nuove sinergie e forme di coordinamento”.
Il dossier è introdotto dall’analisi di “tre percorsi ad ostacoli”, quelli che dal Centro anziani portano in Duomo e in Municipio, in villa Bolasco e al Cimitero, i più utilizzati dagli ospiti della casa di riposo.
“Senza smettere di monitorare la situazione, soprattutto le segnalazioni fin qui effettuate, nei prossimi mesi porteremo la nostra attenzione sui quartieri e sulle frazioni – conclude Freschi -; lì, con ogni probabilità troveremo una situazione meno compromessa, non fosse altro perché minore è il traffico e non c’è la presenza del ciottolato”.