lunedì, 12 maggio 2025
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Godego: incontro con due missionari scalabriniani

“Da vicino nessuno è lontano; sulle rotte degli uomini con lo stile di Dio”, un approfondimento sulle dinamiche migratorie nel continente americano

“Aiutiamoli a casa loro”. Slogan o mantra che accompagna sempre le discussioni relative a migranti e sbarchi. “Aiutiamoli a casa loro” però, è anche una “doppia morale” che ci viene propinata perché “il sistema politico corrotto non permette interventi”.

Anche questa interessante lettura è emersa a Castello di Godego dove, in sala abbaziale, si è svolto l’incontro missionario “Da vicino nessuno è lontano; sulle rotte degli uomini con lo stile di Dio”, organizzato dal gruppo missionario di Godego in collaborazione con la parrocchia. Ospiti d’eccezione i padri scalabriniani, originari del paese, padre Francesco Pellizzari e padre Matteo Luison, entrambi impegnati sulle rotte dei migranti in Centroamerica e in particolare a Città del Guatemala. Insomma, la “Chiesa in uscita”, come li ha presentati il parroco don Gerardo Giacometti alla folta platea presente, che spiega “dal di dentro” il fenomeno migratorio in una parte del mondo, il Centroamerica, particolarmente flagellato da questo problema.

“Perché partono? Per le violenze, la criminalità organizzata, la povertà estrema e il cambiamento climatico - ha sintetizzato padre Matteo, che da qualche mese è segretario per la Mobilità umana della Conferenza episcopale guatemalteca - e poi la corruzione. Questi Paesi ricevono aiuti economici dalle grandi potenze solo in cambio che i Governi facciano di tutto per tenere bloccati i migranti e non arrivino alle frontiere del Messico e degli Stati Uniti. In questo momento, nel mondo, ci sono 283 milioni di persone che si stanno muovendo alla ricerca di una tranquillità sociale. Ecco perché «aiutiamoli a casa loro» rappresenta una doppia morale”. Dal canto suo, invece, padre Francesco, schietto come sempre, ha aggiunto: “Il problema dei migranti si cerca di risolverlo costruendo muri.

E’ interessante notare come si bloccano le persone, ma si apre sempre di più all’economia; si chiudono le porte ai poveri e si spalancano ai ricchi. I blocchi ai confini con gli Stati Uniti hanno fatto sino a ora 12 mila morti. E guardate che questa situazione non è esplosa con Trump, ma c’era con Obama (record di deportazioni) e c’è ancora adesso con Biden”. Poi, padre Francesco spiega: “A tutto questo, però, c’è anche una risposta cristiana con papa Francesco che ci indica il cammino. E poi la Chiesa, che continua a costruire Case del Migrante (più di 150) e a dare assistenza e accoglienza; il tutto per rispondere, però, anche al diritto di non emigrare. Insomma, il beato Giovanni Battista Scalabrini diceva che “non si arriva a Dio con le scarpe pulite”. E prendere coscienza della complessità e importanza del problema migratorio potrebbe essere il primo passo importante da fare.

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