La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
Povegliano, il municipio è di nuovo casa comune
Sabato 13 dicembre, alla presenza di numerose autorità civili e religiose, degli amministratori, delle organizzazioni di volontariato e di un numeroso pubblico, il sindaco, Nicola Collavo, ha ufficialmente inaugurato l’accesso al municipio ristrutturato.
Mettere mano a un edificio storico di fine Settecento non è stata cosa di poco conto, trattandosi di un bene pubblico soggetto a tutela dalla Sovrintendenza delle Belle Arti e alle lentezze burocratiche, che la stessa Amministrazione si è trovata ad affrontare e a rispettare. Il palazzo municipale proviene da una casa descritta come “casa domenicale” con pertinenze agricole e produttive (filanda) e che nell’aprile del 1872, poco dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, venne parzialmente presa in affitto dal Comune per sistemare gli uffici; successivamente, a inizio gennaio 1899 venne acquistata per diventare, così, il municipio di Povegliano.
La cronistoria dei recenti lavori di sistemazione dell’edificio è piuttosto lunga e travagliata, visto che un primo progetto di adeguamento venne già improntato circa 13 anni or sono dalla Giunta del sindaco Sergio Zappalorto per essere, poi, ripreso e aggiornato dalla giunta guidata dal sindaco Rino Manzan, il quale poté dare avvio ai lavori nel mese di settembre 2019.
Da allora, a oggi, sono passati sei anni: un arco di tempo non di poco conto per l’esecuzione di lavori non strettamente strutturali. Tempi sicuramente non tutti occupati per la realizzazione dei lavori, partiti con le esigenze di adeguamento sismico e, poi, procrastinati con nuovi progetti di efficientamento energetico: ripetute interruzioni, dovute all’epidemia di Covid, affidamento incarichi di progetti, analisi degli stessi, indizione e assegnazione di bandi pubblici (spesso anche andati deserti), richieste di finanziamenti, con il relativo iter; in mezzo, interventi di ristrutturazione costati 1,3 milioni di euro, di cui 460 mila di finanziamenti pubblici (250 mila dal Fondo statale per interventi di prevenzione del rischio sismico (annualità 2014) e 210 mila dal Programma regionale veneto Fesr 2021-2027 “Bando per l’erogazione di contributi destinati all’efficienza energetica degli edifici pubblici (non residenziali)”.
Quindi, infinite pastoie, che hanno comportato tempi lunghissimi per riuscire a portare a termine i lavori e rende, così, nuovamente fruibile l’edificio, opportunamente definito dal sindaco quella “casa comune”, ricca di valori per la cittadinanza.
Di questo si è avuto prova, grazie all’ampia partecipazione all’evento, segno che la gente attendeva e auspicava da tempo la riapertura al pubblico delle porte del municipio. Ora, l’edificio è agibile, ristrutturato, sicuramente più sostenibile, grazie anche ai miglioramenti e adeguamenti energetici, tra i quali anche la sostituzione degli infissi esterni; uno stabile abbellito e pronto alla ricollocazione delle documentazioni e degli atti.
Dipendenti, amministratori e cittadinanza potranno ritrovare spazi adeguati e riservati dopo oltre sei anni di sistemazioni logistiche di fortuna, sfruttando e condividendo i locali della Biblioteca.
Come primo passo di normalità, il 15 dicembre scorso si è tenuta la seduta del Consiglio comunale, nell’aula riattata.
Tra le novità degne di nota e che i cittadini potranno trovare esposte nell’atrio è il medagliere che ricorda i caduti della Grande guerra del Comune di Povegliano, dono dei fanti di Povegliano, nel ricordo del sessantesimo anniversario della Sezione di costituzione 1961 – 2021: la composizione include la medaglia per ciascun caduto, con sottostante targhetta con nome e Corpo di appartenenza.
Sabato 20 dicembre hanno avuto luogo la presentazione e la consegna ufficiale del medagliere al Comune da parte della locale sezione dei Fanti, con la presenza di autorità, associazioni d’arma e cittadinanza.



