sabato, 07 giugno 2025
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Silea, premio “Uno di noi” dedicato ai ragazzi

In queste settimane, il Comune ha avviato una sorta di ricognizione per chiedere a dirigenti e insegnanti, presidenti di associazioni, educatori parrocchiali, membri di istituzioni e compagni di scuola e di squadra di segnalare, entro il 15 luglio prossimo, i nomi delle ragazze e ragazzi di Silea che, a loro avviso, meritano il premio, e a motivare la scelta

In una società in cui le notizie negative fanno rumore, fin troppo rumore, togliendo completamente spazio al buono che c’è, l’Amministrazione comunale di Silea ha deciso di andare in controtendenza e di istituire un premio di riconoscimento per i ragazzi delle scuole superiori. Il premio si chiama “Uno di noi” e sarà assegnato per la prima volta a gennaio 2026. In queste settimane, il Comune ha avviato una sorta di ricognizione per chiedere a dirigenti e insegnanti, presidenti di associazioni, educatori parrocchiali, membri di istituzioni e compagni di scuola e di squadra di segnalare, entro il 15 luglio prossimo, i nomi delle ragazze e ragazzi di Silea che, a loro avviso, meritano il premio, e a motivare la scelta.

Per le candidature, è sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito istituzionale del Comune e inviarlo compilato all’indirizzo email biblioteca@comune.silea.tv.it.

“Per ciascun ragazzo che sale alla ribalta delle cronache con atteggiamenti e azioni provocatori e violenti - hanno spiegato la sindaca di Silea, Rossella Cendron, e la vicesindaca Ylenia Canzian, argomentando il premio - ce ne sono molti altri che, senza clamore, si distinguono per un comportamento solidale, empatico e gentile, dimostrando attenzione all’altro. Questo che abbiamo istituito è un riconoscimento al valore, alla gentilezza e alla solidarietà, per far emergere tutto il buono che c’è, anche nella nostra comunità. Non sappiamo quanti giovani in gamba scopriremo, ma siamo certi che ci sono molte storie che sapranno stupirci. In questo modo vorremmo inaugurare una narrazione diversa, raccontando in modo più approfondito una generazione che troppo fatichiamo a comprendere, quella dai 14 ai 19 anni, ma che non può essere etichettata solo come difficile, irrispettosa e ingestibile. Per farlo cerchiamo gli esempi positivi e le buone prassi”.

Una commissione dedicata valuterà le segnalazioni ricevute. La selezione avverrà in base alla tipologia di intervento o comportamento messo in atto, al valore e alla durata nel tempo, tenuto conto che anche un singolo episodio rilevante potrà essere considerato valido di riconoscimento dalla commissione.

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