sabato, 31 maggio 2025
Meteo - Tutiempo.net

Senza dimora: finita l’emergenza freddo, restano le persone in strada

Almeno un centinaio in città, arrivano anche nuovi profughi
30/05/2025

Ormai l’estate è alle porte, l’emergenza freddo alle spalle, ma il caldo afoso si affaccia in prospettiva; non aiutano le forti piogge dell’ultimo periodo, che rendono le strade invivibili ed espongono, anch’esse, a malanni di stagione per chi non ha un tetto stabile sopra la testa. Le giornate cambiano, e forse a notarlo più di tutti sono loro, le persone senza dimora, per i quali lo spazio, il verde urbano (poco), la luce e il tempo meteorologico sono determinanti.

La situazione a oggi

La Caritas tarvisina racconta, in questo periodo, di 70 pasti distribuiti ogni sera, di cui 20 alle persone ospitate da loro. Sant’Egidio continua a presidiare i medesimi luoghi “invernali” – stazione, Appiani, San Pelajo, dormitorio di via Pasubio, San Zeno... – dove incontra circa 40 persone, che ricevono due volte a settimana il loro pasto (il martedì e il venerdì). Ma ci sono anche altre esperienze, nate spontaneamente sul territorio, che si preoccupano di offrire un pasto e del conforto. Una di queste è “Gente per gente”, un gruppo autogestito e autofinanziato che gravita attorno alla parrocchia di Santa Maria sul Sile, ma che raccoglie anche fedeli di parrocchie limitrofe e altri abitanti. Ogni giorno, o quasi, portano la colazione a una decina di senza dimora che trovano giacigli di fortuna in quella zona; sei dei quali erano stati ospitati durante l’emergenza freddo in chiesa. Quindi parliamo di un centinaio di persone che dormono in strada: una stima che riguarda l’oggi e solo alcune realtà attive sul tema, dunque le stime sono probabilmente al ribasso. Oltretutto, “sono in leggero aumento - nota Valerio Delfino della comunità di Sant’Egidio -, probabilmente perché con il «bel tempo» il flusso lungo le tratte verso l’Italia o in generale l’Europa aumenta e arrivano più profughi, cioè nuovi poveri. Al contempo sappiamo anche di alcune nostre conoscenze che con l’estate si spostano in località più turistiche, sperando in opportunità migliori”.

Il problema caldo

Come le basse temperature, anche il caldo estivo (in particolare quello di queste ultime estati, infuocate dai cambiamenti climatici globali) provoca notevoli difficoltà. La sera porta solitamente un po’ di fresco, ma resta comunque pericoloso (oltre che ovviamente scomodo) dormire all’aperto; tuttavia il calvario è soprattutto diurno: il caldo afoso è ancora più insopportabile in una città dove scarseggia il verde, dove non ci sono molti spazi pubblici con possibilità di riparo dalla piomba del sole; i senza dimora non hanno luoghi e occasioni per lavarsi dal sudore e dallo sporco, né per accedere gratuitamente all’acqua potabile, in generale ai servizi igienici, salvo alcuni servizi Caritas. Capita di vederli nella sala d’attesa del pronto soccorso: si mescolano alle persone in attesa di cure, silenziosi e discreti, e approfittano dell’aria condizionata.

Colazione quotidiana

“Gente per gente” è la traduzione letterale del detto africano “nas bi nas” e rimanda al concetto di aiuto disinteressato che probabilmente, in una società come quella del 2025, comincia a essere in pericolo di estinzione. Ma non per questi volontari, ormai una ventina, che dal periodo successivo al Covid hanno cominciato a organizzare delle colazioni in compagnia, da condividere con i senza dimora a Santa Maria sul Sile. “Abbiamo cominciato con i sabati, compatibilmente con gli impegni lavorativi di tutti - spiega Roberta, una delle volontarie -, ma a oggi le facciamo praticamente tutti i giorni, salvo imprevisti. Quindi ci si organizza con qualcosa di caldo e qualcosa da mangiare, diventa una merenda in compagnia, un momento che a loro accende la giornata in modo diverso. Infatti, solitamente arriviamo alle 7, e, spesso, li troviamo ad aspettarci perché per alcuni è davvero un momento di gioia”.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio