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Ucraina, la "spedizione" umanitaria del consigliere castellano Claudio Giovine
“Quelle immagini dei bombardamenti viste alla televisione mi hanno devastato dentro; dovevo fare qualcosa”. E qualcosa lo ha fatto Diego Giovine, consigliere comunale di Castelfranco, ex poliziotto e sindacalista di Polizia anzi, ha fatto un mezzo miracolo. Sabato pomeriggio ed in maniera del tutto personale, insieme con altri due amici è partito alla volta dell’Ucraina per portare un furgone carico di pasta e medicinali.

“Quelle immagini dei bombardamenti viste alla televisione mi hanno devastato dentro; dovevo fare qualcosa”. E qualcosa lo ha fatto Diego Giovine, consigliere comunale di Castelfranco, ex poliziotto e sindacalista di Polizia anzi, ha fatto un mezzo miracolo. Sabato pomeriggio ed in maniera del tutto personale, insieme con altri due amici è partito alla volta dell’Ucraina per portare un furgone carico di pasta e medicinali. 2800 chilometri previsti in tre giorni per arrivare al confine polacco di Korczowa e passare in Ucraina dove l’attendeva un funzionario governativo, che ha preso in carico tutto il materiale e poi il ritorno a Castelfranco.
Un mezzo miracolo, perché questa spedizione umanitaria è stata organizzata in 72 ore ma che è stata resa possibile grazie alla disponibilità di alcune persone, come ha spiegato lo stesso Giovine: “Con il cuore in subbuglio per quelle immagini di devastazione ho pensato che dovevo fare qualcosa. Allora ho telefonato a Furio Bragagnolo di Pasta Zara e lui di getto mi ha detto di recarmi là con un mezzo, che me lo avrebbe riempito. Allora sono andato alla concessionaria Mar-Auto a chiedere la disponibilità di un furgone. Anche lì, senza problemi, mi hanno detto che il furgone c’è che me lo concedevano gratuitamente per quattro giorni e ci mettevano anche le scritte con la bandiera ucraina”.
Così con il furgone Giovine si è recato da Pasta Zara dove sono stati caricati 10 quintali di pasta. Ma una spedizione ha anche delle spese vive da affrontare: “Ho coinvolto alcuni amici Pierangelo Girardello, Piergiorgio Gabrielli, Filippo Scalco ed altri ancora che ringrazio di cuore che hanno voluto contribuire mettendo mano al portafogli e con parte di questi soldi abbiamo acquistato medicinali per più di 2 mila euro”.
Nel frattempo però ha contattato la Croce rossa, per avere un punto di riferimento in Ucraina per la consegna della merce: “Infatti, ho subito contattato un funzionario ucraino, che mi ha detto di passare il confine per poi consegnargli il materiale”. Ieri mattina, l’arrivo a destinazione.