E' morto Angelo Coassin, colonna del laicato trevigiano

Si terranno mercoledì 28 gennaio alle ore 14.0, nella chiesa di Sant'Ambrogio di Fiera, i funerali di Angelo Coassin, già presidente diocesano dell'Azione cattolica nella stagione postconciliare.

Nato a Pordenone nel 1928, aveva perso la trevigiana mamma Marcellina Mascherin a tre anni e tutto l'intero gruppo famigliare a sedici anni, sotto il bombardamento che il 28 ottobre 1944 colpì la città friulana.
Adottato dai parenti Mascherin a Treviso, con grande determinazione ha completato gli studi, trovato lavoro in banca (Treviso, Pieve di Soligo, Spresiano, ex Banca Cattolica del Veneto) sposato Anna Fanti, con cui ha condiviso quattro figli, senza mai perdere lo spirito sociale e impegno religioso della famiglia d'origine (Il padre Davide fu fondatore delle cooperative bianche e del settimanale diocesano di Pordenone, di cui è stato il primo direttore).
Si è diviso tra lavoro e famiglia con la fondazione a livello nazionale del sindacato bancari italiani. Molto attivo nella Chiesa trevigiana, si impegnò soprattutto nell'Azione cattolica (fu presidente diocesano e presidente nazionale delle Famiglie Cattoliche e poi della Coopertativa Bachelet). Seppe tenere sempre una certa distanza collaborativa da ricorrenti proposte di incarichi istituzionali arrivate prima dalla Dc, poi dall'Ulivo.
Come raccontano i figli, pur malato si era recentemente molto interessato al Sinodo sulla famiglia, ricordando che alcune tematiche era già dibattute tra i laici cattolici negli anni Sessanta.
Appassionato di lirica, fino a qualche anno fa allietava i raduni famigliari con pianoforte e chitarra.
Fotografo dilettante, aveva esposto le sue opere in diverse rassegne e vinto qualche concorso, anche nazionale.

Cordoglio è stato espresso nei giorni scorsi anche dal sindaco di Treviso Giovanni Manildo e dal presidente diocesano dell'Azione cattolica Stefano Zoccarato.