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Incontro ad Asolo con rappresentanti del Cuamm di Padova

Si è tenuto il 10 maggio, nella sala consiliare del Comune di Asolo, un incontro pubblico di grande valore umano e civile, con i rappresentanti di Medici con l’Africa Cuamm, la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia. Fondata nel 1950 a Padova da don Luigi Mazzucato, la sigla sta per “Collegio universitario aspiranti medici missionari”. Da oltre settant’anni l’organizzazione è attiva nell’Africa sub-sahariana, portando assistenza medica nei territori più poveri e isolati.
Protagonisti dell’incontro sono stati Giovanni Putoto, medico e responsabile della programmazione del Cuamm, e il dottor Enrico Cremasco, infermiere, che ha condiviso la sua recente esperienza di volontariato di tre mesi in Sierra Leone. I due hanno tracciato un quadro diretto e documentato delle gravi difficoltà che affliggono il sistema sanitario del Paese africano, in particolare nel sud del territorio, dove vivono oltre 234.000 persone.
Nel solo 2024 si sono registrati 1.219 parti, di cui ben 450 con taglio cesareo. Nei tre reparti pediatrici locali sono stati ricoverati 1.742 bambini sotto i cinque anni, a fronte di appena due ospedali governativi operativi: il Main hospital e il Maternity hospital.
Accanto alle cifre, che testimoniano un’emergenza cronica, c’è l’impegno quotidiano del Cuamm che, con fondi raccolti anche in Italia, garantisce cure gratuite ai bambini fino ai tre anni e accoglienza alle neomamme nel periodo del parto. Un intervento salvavita in un contesto dove la mortalità neonatale, pur in lento calo, resta elevatissima: da 34,5 decessi ogni mille nati vivi nel 2016 si è passati a 30,8 nel 2022. “In Sierra Leone – ha spiegato Putoto – portiamo non solo medicinali e assistenza, ma anche formazione e speranza. La salute, in questi luoghi, è un diritto ancora da conquistare”.
L’incontro si è chiuso con un forte invito alla solidarietà e alla consapevolezza che anche piccole azioni, come una donazione, possono fare la differenza tra la vita e la morte.