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Materne paritarie: a Treviso c'è l'accordo

la Giunta Manildo dà il via libera alla convenzione triennale con le scuole dell'infanzia paritarie della città. Nei prossimi giorni la firma ufficiale, dopo una trattativa non facile. Per le materne 42.000 euro in meno all'anno, ma l'esplicito riconoscimento della bontà del proprio progetto educativo.

15/01/2015

Alla fine la soddisfazione pare reciproca e nei prossimi giorni, dopo la ratifica della Giunta avvenuta oggi, mercoledì 14 gennaio, verrà ufficializzato nei prossimi giorni l’accordo raggiunto, non senza qualche fatica, tra Comune di Treviso e scuole dell’infanzia paritarie.
L’anno scolastico 2014-2015 era infatti iniziato senza la “copertura” della convenzione, solitamente rinnovata ogni tre anni, che da tempo regola i rapporti tra l’Amministrazione e le attuali diciannove scuole dell’infanzia paritarie che si trovano nel territorio comunale (compresa quella gestita dall’Ipab Appiani). Nonostante, infatti, i colloqui per il rinnovo fossero partiti ancora nell’agosto del 2013, non è stato facile arrivare ad una positiva conclusione e la situazione si è sbloccata solo lo scorso 23 dicembre, dopo che si erano direttamente spesi nella trattativa il sindaco Giovanni Manildo e il suo vice Roberto Grigoletto. Le difficoltà erano arrivate non solo dalle ridotte disponibilità finanziarie di Ca’ Sugana, ma anche da alcune impuntature ideologiche che spesso affiorano nella compagine di Giunta, all’interno della quale convivono diverse sensibilità. Cosicché da una parte l’Amministrazione Manildo riconosce il prezioso servizio delle materne parrocchiali e paritarie in genere e, dall’altra, si appresta a varare un pretenzioso “Patto per la scuola” rispetto al quale le scuole dell’infanzia entrano di striscio e le altre scuole paritarie vengono semplicemente “saltate”, come se non esistessero.
In ogni caso, come riconosce il coordinatore delle scuole dell’infanzia paritarie cittadine don Carlo Velludo, l’intesa raggiunta rappresenta un punto d’equilibrio soddisfacente, anche se non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti.
Va detto che i finanziamenti sono inferiori, ma sono in qualche modo bilanciati, pur idealmente, da un esplicito riconoscimento - che fa da premessa alla convenzione - della bontà del progetto educativo portato avanti dalle scuole paritarie a Treviso.
“Nelle due precedenti convenzioni - spiega don Carlo  -, il Comune si impegnava ad erogare rispettivamente 860mila e 872mila euro indicizzati Istat. L’impegno verbale dell’Amministrazione era quello di arrivare a 900mila euro. Solo che ad un certo momento abbiamo scoperto che la cifra comprendeva anche l’Ipab Appiani, che le altre volte aveva invece una diversa convenzione”. In poche parole, alla fine, le materne si ritrovano con 42mila euro all’anno in meno da spartire, ad anno scolastico già iniziato. “Nonostante le nostre rimostranze - commenta don Carlo - il Comune ha messo davanti imprescindibili esigenze di bilancio. A quel punto, però, ho chiesto che venisse inserito un preambolo che contenesse un esplicito riconoscimento della scuola paritaria e del suo progetto educativo e un riferimento a quelle leggi che prevedono la parità scolastica e la libertà di scelta per le famiglie. Noi non siamo un’anomalia da superare, ma una ricchezza da valorizzare", dice don Carlo”.
Esprime soddisfazione il vicesindaco Roberto Grigoletto: “La cifra stanziata è sostanzialmente confermata e rappresenta comunque un grosso impegno finanziario in tempi di ristrettezze di bilancio. Siamo convinti, tutta la Giunta ne è convinta, del servizio pubblico, imprescindibile e insostituibile garantito da queste scuole".

Un più ampio servizio sul numero di domenica 18 gennaio della Vita del popolo

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