lunedì, 12 maggio 2025
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Si chiama "DaVinci" il nuovo robot chirurgico del Ca' Foncello

Un nuovo robot chirurgico che segna un fondamentale passo avanti nella lotta al tumore, in particolare quello della prostata (3.700 nuovi casi l’anno in Veneto), è entrato oggi in funzione anel nosocomio trevigiano.

Un nuovo robot chirurgico che segna un fondamentale passo avanti nella lotta al tumore, in particolare quello della prostata (3.700 nuovi casi l’anno in Veneto), è entrato oggi in funzione all’Ospedale Cà Foncello di Treviso.

A dare simbolicamente il “via” all’attività dei chirurghi è stato oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che, accompagnato dal Direttore Generale Giorgio Roberti, dal Primario di Urologia Luigino Maccatrozzo, e da numerosi sanitari, si è spinto sino all’interno della sala operatoria dove è stata realizzata una simulazione d’intervento.

Il “Da Vinci”, questo il nome del robot, è costato 2 milioni e 200 mila euro e sarà prezioso soprattutto per la chirurgia in urologia (67% del suo utilizzo), dove è sempre necessario operare in spazi molto ristretti ma con la massima precisione, ma anche per la chirurgia generale (nel 16% dei casi), per la Ginecologia (10% dei casi), per l’Otorinolaringoiatria (4%) e per la Chirurgia Toracica (3%).

Rispetto alle tecniche operatorie tradizionali, il “Da Vinci” potrà davvero salvare e cambiare la vita a molti pazienti (solo a Treviso si registrano circa 600 tumori alla prostata l’anno): il mantenimento della funzione urinaria raggiunge il 97% dei casi contro l’88 precedente; le funzioni sessuali rimangono inalterate nell’81% dei casi contro il 49% precedente; la perdita di sangue durante l’intervento scende a 200 ml contro gli 800 di prima; il ritorno alla normale attività fisica si ottiene dopo 11 giorni invece che nei 49 che servivano prima.

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