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A4 e terza corsia, intervista all'assessora regionale De Berti: "Noi mai un ostacolo"
Interpellata sui cantieri dell'autostrada A4 che stanno ritardando notevolmente per la realizzazione della terza corsia, specie nel tratto molto pericoloso tra San Donà di Piave e Portogruaro, la vicepresidente e assessora regionale ai Lavori pubblici, Elisa De Berti, spiega l'impegno della Regione Veneto.

La vicepresidente e assessora ai Lavori pubblici della Regione Veneto, Elisa De Berti, non nasconde la gravità della situazione della A4 e chiarisce che entro il 2026 dovrebbe essere conclusa la terza corsia sull’intera tratta Venezia Trieste.
La marcia dei sindaci del 29 ottobre 2022 per la sicurezza stradale ha drammaticamente sottolineato i pericoli della A4 non ancora interamente a tre corsie. Come valuta la situazione?
Tutto quello che si doveva fare, è stato fatto. Stiamo proseguendo con il rinnovo della concessione autostradale trentennale. I sindaci fanno bene a tenere alta l’attenzione sulla situazione che vede un imbuto nel tratto tra San Donà e Portogruaro. La strada però non è tutto, non basta adeguare la struttura, serve che ci sia sempre la massima attenzione da parte degli automobilisti. Dire che l’autostrada uccide, non sempre è corretto.
Il traffico dopo il Covid è ripreso in maniera assai robusta e in parte inattesa, siamo tornati rapidamente ai livelli del 2019.
Non solo è ripreso, ma in alcuni tratti è addirittura superiore al 2019. Sappiamo bene che questa infrastruttura è strategica, tanto che i governatori Zaia del Veneto e Fedriga del Friuli hanno spostato 50 milioni dal Friuli al Veneto, per realizzare i dieci cavalcavia che mancavano di terza corsia sulla A4 Venezia-Trieste. In questi giorni sono scadute le gare per presentare le offerte per queste realizzazioni. Prevedo che l’aggiudicazione degli appalti avverrà a inizio 2023 e, se non ci sono problemi, a primavera avvieremo i lavori dei cavalcavia. Pure la gara per l’appalto integrato, progetto e realizzazione, per l’area di servizio Fratta si svolgerà a inizio 2023.
Poi, qual è il cronoprogramma?
Per procedere alla realizzazione della terza corsia prioritario è il rinnovo del ruolo di commissario a Massimiliano Fedriga. Poi la concessione dovrebbe passare alla nuova società, alla Società autostrade alto adriatico, interamente pubblica, nel gennaio 2023, e a metà 2023 dovrebbe esserci il bando per l’ultimo tratto di terza corsia da San Donà a Portogruaro, con inizio dei lavori nel 2024. Lavori che dureranno un paio d’anni.
Resta aperta la questione dei fondi, dei finanziamenti di quest’ultimo tratto di terza corsia.
E’ stato chiesto più volte al Governo di intervenire su questa struttura. Finora non abbiamo avuto risposte. Comunque vada la partita con il Governo, andremo avanti. L’attuale presidente di Autovie Venete, che ancora ha la concessione, Maurizio Paniz, mi ha assicurato che le gare si faranno sia che il Governo intervenga, sia che non lo faccia. Se intervengono aiutano, se non intervengono, la gara viene fatta lo stesso. Andremo avanti da soli come abbiamo fatto finora. I mutui verranno accesi con la nuova società e si realizzerà la terza corsia.
Siamo in ritardo? Si poteva fare meglio?
Il cronoprogramma è quello del piano economico della società, non ci sono ritardi. Non possiamo fare un miracolo e passare dall’oggi al domani da due a tre corsie. Le procedure sono chiare e stabilite. Quello che si poteva fare è stato fatto e la Regione Veneto è stata sempre pronta nel dare le risposte. Non abbiamo mai rappresentato un ostacolo.