La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
L’eredità preziosa di Corazzin
“Abbiamo cantato con una certa gioia il ritornello del salmo: il Signore giudicherà il mondo con giustizia. Questa parola ci interpella sulla responsabilità del nostro agire comunitario e sociale, a tutti i livelli”. Così ha esordito il vescovo, Michele Tomasi, rivolgendosi, durante l’omelia della messa domenicale, nella 75ª Giornata del Ringraziamento provinciale promossa da Coldiretti ad Arcade, a numerosi sindaci, amministratori e alle comunità del territorio. E, ricordando la figura di Giuseppe Corazzin, pioniere del sindacalismo cattolico, di cui ricorre il centenario della morte, ha invitato a voler stare dalla parte giusta, nel rapporto con la terra, dono di Dio, che richiede il lavoro operoso dell’uomo per essere feconda e dare i suoi abbondanti frutti, ma nel contempo richiede il rispetto dell’uomo stesso, per continuare ad essere casa comune accogliente e rendere accoglienti e gioiosi i suoi abitanti. Al momento dell’offertorio, assieme al pane e al vino sono state portate all’altare, dai rappresentanti dei mandamenti della Coldiretti trevigiana, le ceste contenenti i frutti della terra e del lavoro umano, a significare la gratitudine al Signore per l’abbondanza di benefici concessi.
Mons. Tomasi, assieme al parroco, don Mario Marostica e al corteo di sindaci e amministratori del territorio, alle rappresentanze delle associazioni e numeroso seguito di cittadini, è giunto nella chiesa di Arcade dopo aver benedetto la nuova sepoltura di Giuseppe Corazzin e dei suoi familiari, nel cimitero comunale, alla presenza di Antonio Corazzin, nipote di Giuseppe, e di Pietro Calderino, pronipote di Emilia, la sposa di Giuseppe Corazzin.
Al termine della celebrazione, un’alunna della locale scuola media, intitolata a G. Corazzin ha spiegato ai presenti le attività svolte con gli insegnanti alla scoperta del pioniere del sindacalismo, in particolare la realizzazione di segnalibri eseguiti con metodo botanico, che sono stati distribuiti all’uscita dalla chiesa.
Il Vescovo, uscendo sulla piazza vestita a festa per l’occasione, e vivacizzata dagli stand di Campagna amica, ha benedetto le macchine agricole e gli operatori di Coldiretti, portando il suo saluto e la sua vicinanza alla gente convenuta.
Quindi, nella cornice del piccolo teatro Celotto-Grosso, gremito in ogni ordine di posti, mons. Tomasi ha tenuto la commemorazione ufficiale di Giuseppe Corazzin, nato ad Arcade il 4 marzo 1890, figura carismatica dell’azione sociale cattolica dei primi due decenni del novecento a Treviso, e non solo. Il Vescovo, partendo da una citazione del romanzo: “Diario di un curato di campagna” di Georges Bernanos, è entrato nel vivo dell’enciclica sociale di Leone XIII “Rerum Novarum”, di cui Corazzin fu efficace interprete nell’azione sindacale accanto ai contadini del suo tempo. In particolare, ha puntualizzato la visione cristiana del lavoro, che vede la persona come soggetto e non oggetto dell’attività umana, affrancando l’uomo dal giogo della mercificazione che lo svilisce, oggi più che mai, nel quadro attuale di un’economia globale.
Il Vescovo ha, poi, visitato la mostra fotografica dedicata a Giuseppe Corazzin e realizzata dal locale circolo culturale “G. Corazzin” che, da vent’anni, è impegnato sul territorio nella realizzazione di attività volte a promuovere la Dottrina sociale della Chiesa, la formazione sociale e che, da un anno, assieme al Comune e alla parrocchia sta portando avanti gli eventi del centenario.
Questa giornata, ricca di avvenimenti, ha rappresentato per il paese un momento di riscoperta della propria identità e di significativa aggregazione tra le tante realtà associative presenti, nel segno dell’attualizzazione della figura del Corazzin, che motiva tutti a un impegno più consapevole e attivo, per una cittadinanza responsabile e solidale.
Dopo la tavola rotonda di venerdì 14 novembre, che ha visto confrontarsi sulla Dottrina sociale della Chiesa dieci soggetti attivi della vita associativa, ecclesiale, cooperativistica, sindacale, imprenditoriale e della comunicazione, che ha suscitato notevole interesse tra i presenti, sabato 15 novembre, nel salone del municipio di Arcade, si sono messi a fuoco i tratti salienti della personalità ed opera dei tre protagonisti del pensiero e dell’azione sociale cattolica trevigiana dei primi decenni del ’900: Giuseppe Toniolo, Luigi Stefanini e Giuseppe Corazzin. Sono stati messi in luce gli aspetti sinottici che accomunarono e accomunano i tre esponenti del cattolicesimo sociale e aperto finestre di attualizzazione sugli scenari dell’oggi, che attendono intuizioni e risposte alle tante sfide emergenti.
A conclusione delle celebrazioni arcadesi del centenario, il 18 novembre, nel giorno dell’anniversario della morte di Corazzin, dopo una messa di suffragio in parrocchia, l’Amministrazione comunale ha voluto collocare una targa commemorativa davanti alla casa natale di Giuseppe Corazzin e dei suoi quattro fratelli, arricchendo così la toponomastica del paese con il riferimento a un luogo tanto caro alla popolazione. Il tutto, alla presenza e con la partecipazione degli alunni della scuola media “G. Corazzin” che hanno portato a termine, con la guida dei loro docenti, un progetto multimediale sul sindacalista, che sarà fruibile in modalità smart, tramite QRcode.



