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Scuola, si ricomincia con i supplenti, ma dovrebbe essere l'ultimo anno

L'anno ricomincia con tanti docenti assegnati in cattedra, con tanti docenti stabilizzati, ma non tutto è compiuto. Si attende il completamento della fase C che porterà a scuola gli insegnanti per il potenziamento, tuttavia per alcune materie non ci sono speranze fino al prossimo concorso ordinario.

Ci saranno i supplenti, nessuno si illuda! La scuola ricomincia con tanti docenti assegnati in cattedra, con tanti docenti stabilizzati, ma non tutto è compiuto. Si attende il completamento della fase C che porterà a scuola gli insegnanti per il potenziamento, tuttavia per alcune materie non ci sono speranze fino al prossimo concorso ordinario. Perché? Non sono più di centomila le assunzioni? Alla base c’è la possibilità per chi è entrato in ruolo nella fase B, ovvero quella che si è conclusa a inizio settembre, di mantenere la supplenza che gli era stata precedentemente assegnata fino al 30 giugno 2016. In questo modo i docenti assunti hanno potuto spostare di un anno la presa di servizio in una sede lontana dalla propria residenza e fruire nel 2016 del piano di mobilità straordinaria. Questa soluzione ha evitato partenze improvvise, ma d’altro canto ha comportato dei buchi a cui si deve porre rimedio con un supplente.
A questo si aggiunge un problema antico: mancano gli insegnanti di materie scientifiche e tecnico pratiche e, se si considerano gli abilitati, scarseggiano anche alcune tipologie di insegnanti di lettere. Le famose graduatorie ad esaurimento, da cui sono stati pescati i nuovi assunti, sono per questi insegnamenti esaurite, quindi letteralmente mancano le persone da mettere in ruolo. Da dove nasce questo problema? In parte è legato alla scarsa propensione degli studenti italiani allo studio delle materie scientifiche all’Università. Oggi questa motivazione non sembra più così forte, di fatto la distinzione tra materie umanistiche e scientifiche ormai è superata e per entrare nelle Università di area scientifica ci sono comunque test da superare, segno che la richiesta c’è e che si deve selezionare: i dati di Ingegneria oppure di Scienze matematiche, fisiche, naturali sono buoni, nonostante il complessivo calo di studenti iscritti. Pesano le maggiori opportunità e i migliori stipendi che offrono ai laureati in materie scientifiche le aziende e altri impieghi pubblici, l’insegnamento per ora non è così attraente per i laureati in matematica o fisica, materie fondamentali per tutti gli indirizzi scolastici.
La situazione ha un risvolto positivo: per il prossimo concorso a cattedre ci saranno più posti disponibili, a quelli già previsti (per il turn over 60mila posti) si aggiungono quelli non assegnati in questa tornata di assunzioni (7mila della fase B e altri). Il numero dei posti disponibili è salito a 80mila, i partecipanti si calcola che siano 180mila, quindi quasi la metà potrebbe essere assunta. Il 2015-2016 dovrebbe essere l’anno con l’ultimo picco di supplenti, riducendo definitivamente il problema del precariato.

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