lunedì, 05 maggio 2025
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Nuovo ministero del catechista, ora il motu proprio andrà "calato" nelle Chiese locali

Ora il compito alle Conferenze episcopali di "tradurre" il Motu proprio "Antiquum ministerium" redatto dal Pontefice. Ne abbiamo parlato con il direttore dell'ufficio Catechistico, don Alberto Zanetti.

“Nel Dicastero per il Culto divino era in animo da tempo una revisione, ma non era attesa in questo momento”. Anche chi a Roma è di casa, come don Alberto Zanetti, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e componente dell’Ufficio catechistico nazionale, non nasconde la sorpresa avuta nel momento dell’annuncio dell’istituzione del ministero del catechista. Soprattutto a poche settimane dall’altro motu proprio, con cui il Papa aveva aperto i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato anche alle donne.

Ma che ripercussioni avrà per i nostri 5.000 catechisti che ogni settimana sono impegnati nelle nostre parrocchie, in particolare nell’accompagnamento ai sacramenti dell’iniziazione cristiana? Al momento per loro sarà importante leggere la lettera apostolica, ritrovarsi nelle parole di papa Francesco e, forse, sentire di aver avuto il giusto riconoscimento per il proprio servizio.

Sarà importante capire come verrà tradotto per la realtà del nostro Paese dalla Conferenza episcopale italiana, che già ne parlerà in questi giorni. Non c’è il pericolo che in realtà dove è già difficile trovare persone adeguate e disponibili, ora si respiri un senso di inadeguatezza rispetto al compito importante a cui si è chiamati e al dovere di essere ben preparati rispetto alle attese? “Il pericolo può essere duplice - risponde don Zanetti -.  Da una parte sollevare un entusiasmo anche eccessivo, mentre dall’altra far emergere una consapevolezza rispetto al ruolo che ci fa sentire inadeguati. Bisognerà, allora, limare alcune propensioni troppo sicure di sé come, invece, incoraggiare le persone più titubanti dicendo loro che sono al servizio di Qualcuno che già opera e che ha per regista lo Spirito santo”.

L’istituzione del ministero del catechista non fa che rafforzare la riflessione in atto sulla ministerialità laicale e sul carisma da esercitare a servizio della comunità. Comunità in cui tutti gli ambiti sono per l’“iniziazione cristiana” e non solo il catechismo in senso stretto. Avendo ben preciso il compito del catechista: accompagnare a un incontro, con un Dio che è vivo. Ci saranno tempi e modi per ritornare su queste riflessioni.

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