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Ecco la nuova piazza del Castelliere a Vallà di Riese

Completamente rifatto lo spazio antistante la chiesa

Finalmente inaugurata, e con molta emozione, la nuova “piazza del Castelliere”, davanti alla chiesa di Vallà di Riese Pio X. Uno spazio aperto, sicuro, un luogo di incontro e di dialogo, dove le persone possano ritrovarsi, conoscersi meglio, condividere pensieri e momenti, cuore pulsante per una comunità che ha sempre dimostrato vitalità, accoglienza e voglia di stare insieme.

“Piazza del Castelliere - ha spiegato la sindaca di Riese Pio X, Ombretta Basso -, non è un nome qualsiasi: è un omaggio alle nostre radici, alla storia che ci appartiene. Un richiamo all’identità vallatese, che ci invita a non dimenticare da dove veniamo e a riscoprire il senso di appartenenza che ci unisce”. Il progetto complessivo ha visto l’intero rifacimento della piazza antistante la chiesa parrocchiale, con la modifica della viabilità e la creazione di spazi pedonalizzati.

Si conclude, così, un progetto nato nel maggio 2019, quando i proprietari dei terreni su cui è nata l’opera pubblica, hanno espresso la loro disponibilità a cederli a favore della comunità: alle famiglie Andriolo e Genesin va il ringraziamento a nome di tutto il paese. “Abbiamo messo in questo progetto tutto il nostro impegno, ma anche tanto affetto per Vallà, con il desiderio che questa piazza diventi un simbolo di unione e di crescita comune”, ha proseguito la sindaca.

Non a caso, inoltre, questa inaugurazione è stata inserita all’interno delle iniziative per ricordare gli 80 anni dalla fine del Secondo conflitto mondiale. “Fu proprio da questo luogo che gli episodi del 27 aprile ebbero inizio - ha spiegato l’ex sindaco Matteo Guidolin -, con i colpi, sparati dal campanile verso la colonna nazista in ritirata: questo portò all’arresto di diverse persone di Vallà, tradotte al comando nazi-fascista di Castelfranco, in villa Bolasco, e successivamente all’impiccagione di 3 giovani vallatesi, Angelo Baggio, Angelo Gino Baggio e Fioravante Didonè”.

Negli scontri di quel giorno morirono anche Livio Zamperin e Angelo Reato, portando a cinque il numero totale di morti: questi 5 giovani sono ricordati nella lapide posta di fronte al Monumento ai caduti nella piazza. “Anche il nome scelto per questo luogo, piazza del Castelliere, ha una profonda e precisa ragione storica - ha proseguito Guidolin -: castelliere, nella sua forma latina di vallum, è il termine da cui deriva il nome di Vallà attraverso le varie forme assunte nei secoli, Vallatum, Valado e poi, per troncamento, Vallà, è un riferimento alla nostra storia e alla nostra identità più profonda, ci rappresenta tutti senza distinzioni”.

Il castelliere era un piccolo insediamento fortificato, un villaggio, dell’età del Bronzo, grosso modo tra il 14° e il 13° secolo avanti Cristo, quasi 3.500 anni fa: è da lì che parte la storia di questo paese, arrivando a oggi.

“Vi invito a prendervene cura, non solo da un punto di vista strutturale, rispettandolo e utilizzandolo nella maniera corretta, ma soprattutto dal punto di vista comunitario, facendo sì, questa è la mia speranza, che piazza del Castelliere non sia solo un contenitore ma un luogo di contenuti per gli abitanti di questo paese”, ha concluso l’ex sindaco.

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