Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Il profumo della fede
C'è una parte di noi che non ha bisogno di parole per esprimersi. Ciò vale anche per la nostra vita di fede come sosteneva san Paolo che invitava ad essere "il buon profumo di Cristo."

"Descrivi l'aroma del caffè! Perché non si riesce? Ci mancano le parole? Hai mai sentito la mancanza di una descrizione del genere?" (Wittgenstein)
Può apparire strana l'osservazione del celebre filosofo austriaco, eppure è di una verità che nessuno può smentire. E' difficile se non impossibile descrivere ciò che ci trasmette l'olfatto. Lo "senti a naso" diciamo di qualcuno che comunica una sensazione gradevole oppure spiacevole.
C'è una parte di noi che non ha bisogno di parole per esprimersi. Ciò vale anche per la nostra vita di fede come sosteneva san Paolo che invitava ad essere "il buon profumo di Cristo" (2 Corinti 2,15). Non serve una segnaletica per avvertire la presenza di un profumo o di un cattivo odore. Li senti subito...a occhi chiusi. Quando la donna versò il nardo purissimo per ungere Gesù, il vangelo ci dice che "il profumo riempì tutta la casa" (Giovanni 12, 1-11).
Così accade che in una comunità, in un gruppo, in una famiglia, ci siano presenze che "sanificano" immediatamente certa aria pesante e la rendono gradevole. Ed è un dono per tutti, come avviene quando un cristiano si trova a vivere negli ambienti più diversi, trasmettendo un senso di pace, di bontà...talora.
"Il naso" di chi è più lontano dalla fede è il più sensibile a cogliere il "buon profumo" di una vita evangelica, come pure il cattivo odore di un marcio interiore. Non ci saranno mai parole che sappiano giustificare, come non si è capaci di descrivere l'aroma del caffè. E' buono...Ci rallegra!