Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Le spoglie di san Leopoldo Mandic e san Pio di Pietrelcina accolte a Roma
Le urne con le spoglie dei due santi resteranno a San Lorenzo fino a domani sera, poi la traslazione a San Salvatore in Lauro. Venerdì 5 febbraio alle 16 partirà la processione verso San Pietro.

Sono state trasferite oggi da Padova al Roma, per le celebrazioni legate al Giubileo, le spoglie di San Leopoldo Mandic, il frate cappuccino proclamato santo da papa Giovanni Paolo II nel 1983, e da San Giovanni Rotondo le spoglie di san Pio da Pietrelcina. I resti di Leopoldo Mandic santo di origine montenegrina, di cui Padova, dove morì nel 1942, divenne città di adozione, sono stati trasferiti con un'ambulanza della Croce Verde, scortata dai carabinieri e da due pulmini con frati cappuccini. Le spoglie sono giunte nel primo pomeriggio nella basilica di San Lorenzo al Verano, dove saranno esposte accanto a quelle di padre Pio da Pietrelcina. Nel 1976 furono accertati i primi due miracoli avvenuti per intercessione di questo frate minuto e schivo, che fu poi proclamato beato e poi santo da Papa Wojtyla, nel 1983, al riconoscimento del terzo miracolo.
Nell'ottobre scorso era stata effettuata la ricognizione sulla tomba di Padre Leopoldo e, a 73 anni dalla sua morte, destò stupore nella comunità scientifica il buono stato di conservazione di alcuni organi, tra cui cuore e cervello.
La salma di san Pio è arrivata alle 16.20 circa, accolta da una folla festante, emozionata e commossa, esplosa subito spontaneamente in un grande applauso, l’urna con le spoglie di san Pio da Pietrelcina, dopo il lungo viaggio da San Giovanni Rotondo continuamente costellato dalla gente che a più riprese, durante il tragitto con le sue varie tappe, ha voluto accompagnare il furgone che trasportava la salma con calorosi tributi di affetto e di venerazione. Insieme a san Leopoldo Mandic, da Padova, i due frati cappuccini che hanno dedicato l’intera vita alla dedizione verso il sacramento della Confessione “riposeranno” ora nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura al Verano, nel cui piazzale antistante si sono accalcate da ore migliaia di persone in attesa di poter entrare in chiesa a venerare le urne trasparenti, in vetro antiproiettile, che per volere di Papa Francesco – per la prima volta – saranno esposte a Roma per una settimana. Le spoglie dei due santi sono arrivate oggi al casello di Roma Est intorno alle 16, con un’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia, proprio per l’esuberanza della gente che ha costretto il corteo a rallentare. Percorrendo il tronchetto fino alla tangenziale, il corteo ha raggiunto la Tiburtina e la basilica di San Lorenzo. È cominciato così uno degli eventi “clou” del Giubileo della misericordia, per il quale la macchina della sicurezza studiata da Questura e Prefettura ha blindato diverse zone della Capitale. Le urne con le spoglie dei due santi resteranno a San Lorenzo fino a domani sera, poi la traslazione a San Salvatore in Lauro, dove alle 22 inizierà la veglia con il pontificale celebrata da monsignor Rino Fischella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione. Venerdì 5, sempre nella chiesa di via dei Coronari, la Messa sarà celebrata alle ore 10 dal segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino. Alle 14 officerà monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia, poi alle 16 partirà la processione che porterà i corpi dei due Santi a San Pietro.