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Seguimi: l'Eccomi dei ragazzi a Roma dal Papa

“Abbiamo capito che non siamo soli e che il Papa ci incoraggia” raccontano i trevigiani che hanno partecipato a #Seguimi, l’incontro a Roma con papa Francesco, accompagnati da mons. Tomasi

21/04/2022

“Quante volte in questo periodo vi siete sentiti soli, lontani dai vostri amici? Quante volte avete avuto paura? Le paure vanno dette, bisogna esprimerle per mandarle via! Vanno messe alla luce, e quando vengono messe alla luce, scoppia la verità!”. Così papa Francesco, lunedì 18 aprile, in piazza San Pietro, durante l’incontro di preghiera degli adolescenti italiani promosso dalla Cei. Se ne aspettavano 50 mila e, alla fine, se ne sono presentati oltre 80 mila. Una grande festa che - come detto dal Santo Padre - ha “rotto” il digiuno della piazza che, dopo due anni difficili, è tornata a riempirsi di volti, entusiasmo e tanto sano rumore.

“Grazie di essere qui - ha detto loro, sorridendo, il Papa - la piazza ora è piena di voi. Voi che non avete l’esperienza dei grandi, ma avete il «fiuto» per trovare il Signore: non perdetelo - ha esortato -, il fiuto vi porti alla generosità”.
I giovanissimi italiani sono stati affiancati da 60 vescovi, da molti genitori e dagli instancabili educatori. Presente, naturalmente, anche una folta delegazione della nostra diocesi e, con gli adolescenti trevigiani, anche il vescovo Michele.

“Mi è piaciuto molto avere il Vescovo con noi in questo viaggio - racconta Lia, 15 anni - perché, ora che lo conosco meglio, penso che noi ragazzi possiamo averlo come punto di riferimento. Ho scoperto un sacco di curiosità su di lui e mi ha dato molta sicurezza”.
“E’ stata un’esperienza nuova - le fa eco Alessia, 15 anni - non mi sarei mai aspettata di fare il viaggio con il Vescovo, perché pensavo che fosse una persona più riservata e che non stesse in mezzo ai ragazzi. È stato emozionante perché è sempre stato con noi nelle camminate, nella metro e anche in pullman”.

Un’esperienza breve, ma intensa e, come racconta la quindicenne Elisa, anche molto educativa: “Sono state d’aiuto, per me e per i miei amici, sia le domande che abbiamo rivolto al Vescovo e a cui lui ha risposto sinceramente e in modo semplice, sia le domande che lui ha rivolto a noi. Ci ha fatto riflettere sulla nostra vita spirituale”. E ancora: “Questo viaggio sicuramente ci è stato d’aiuto per vivere esperienze insieme e condividere momenti importanti della nostra vita con i giovani della propria parrocchia. Importante - sottolinea Elisa- anche la convivenza che abbiamo vissuto con altri giovani, sempre a stretto contatto , socializzando e divertendoci insieme, apprezzando l’impegno e la passione che i nostri educatori ci mettono a farci vivere queste esperienze nel miglior modo possibile”.

Degne di nota soprattutto le testimonianze dei ragazzi sulle parole del Papa. “Un discorso molto profondo - raccontano Giovanni, 16 anni e Miriam, 17 - abbiamo capito che non siamo mai soli, ma sempre accompagnati durante il percorso quotidiano: sia da Dio, sia dalle persone che Lui ci mette accanto in un modo o nell’altro. Durante questo viaggio non ci siamo mai sentiti soli”.
“Delle parole del Papa - tiene a precisare anche Benedetta - tengo bene a mente quando ci ha detto che dobbiamo essere coraggiosi e ci ha esortato ad aprirci se ci succede qualcosa di male. E’ stato bello vedere papa Francesco contento di averci lì con lui!”.
“Mi sono sentito importante - sottolinea Manuel - quando il Papa ha detto che noi giovani abbiamo fiuto per la verità. Queste parole mi sono proprio entrate nel cuore!”.

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