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Da Monet a Matisse: un secolo di storia dell’arte a Padova

A palazzo Zabarella fino al prossimo 12 maggio

Una piccola grande mostra, quella ospitata dal 16 dicembre scorso a palazzo Zabarella, a Padova, visitabile fino al prossimo 12 maggio. Una mostra organizzata dal Brooklyn Museum, secondo museo d’arte di New York e uno tra i più grandi degli Stati Uniti, che punta i riflettori su un secolo di pittura francese: “Da Monet a Matisse. French Moderns, 1850–1950”. Si tratta di uno dei secoli più affascinanti, e anche più conosciuti e ammirati della storia dell’arte, quando gli artisti si allontanarono dalla tradizione artistica accademica, per concentrarsi su soggetti della vita quotidiana.

A palazzo Zabarella si possono ammirare 59 tra dipinti e sculture suddivisi in quattro sezioni, Paesaggio, Natura morta, Ritratti e figure, Il nudo, che insieme dimostrano come la concezione di base del fare artistico sia cambiata nel corso di un secolo. Quadri differenti per soggetto, dimensioni e stile, realizzati dai principali artisti dell’epoca, sia quelli di origine francese, sia quelli che si sono formati e hanno esposto in Francia: Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger , Henri Matisse, Claude Monet, Auguste Rodin e tanti altri, per un totale di 45 maestri.

Le loro opere rappresentano i movimenti d'avanguardia che hanno definito l'arte moderna dalla fine del XIX secolo alla metà del XX secolo, tracciando un passaggio formale e concettuale dalla rappresentazione del pittorico all'evocazione dell’idea, da un focus sul naturalismo all’ascesa dell’astrazione.

La mostra include esempi dei movimenti chiave del periodo - realismo, impressionismo, post-impressionismo, simbolismo, fauvismo, cubismo e surrealismo - emersi a Parigi e dintorni tra il 1850 e il 1950 e che divennero rapidamente parte del canone occidentale dominante.

Il percorso inizia con i pittori accademici, come Gérôme e Bouguereau, il cui meticoloso realismo e i cui soggetti tradizionali erano conformi ai canoni artistici del XIX secolo. Accoglie poi la generazione di pittori come Millet e Boudin, che usavano pennellate più sciolte per rappresentare soggetti meno convenzionali, come le spiagge della Normandia e i contadini e le loro greggi nei dintorni di Parigi, e presenta i lavori di Sisley e Pissarro, che descrivono le prove, gli errori e le innovazioni del primo modernismo.

Ci sono poi gli impressionisti, guidati da Monet, Renoir, Cézanne e Degas, che hanno rivoluzionato le convenzioni sia del soggetto che dello stile, immortalando su tela scene quotidiane con colori vivaci e pennellate espressive.

La generazione successiva spinse ulteriormente i confini dell'arte, permettendo al colore, alla forma e alla pennellata di avere la precedenza sul soggetto. Con opere di Matisse, Bonnard, Chagall e molti altri che si trasferirono a Parigi all'inizio del XX secolo, l'esposizione mostra l’evoluzione dell'arte espressionista e non oggettiva rispetto agli esperimenti del XIX secolo e, accogliendo le opere di Rodin, Degas e altri autori, testimonia l’estendersi della liberazione della forma dalla pittura alla scultura.

Per informazioni e prenotazioni: email: prenotazioni@palazzozabarella.it, tel. 049 8753100, dal lunedì al venerdì, 9-13 / 14-17.30.

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