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L’organo della chiesa di Cusignana torna a far sentire la sua voce

Venerdì 19 giugno, l’organo della chiesa di Cusignana, restaurato grazie anche al contributo Cei dell’8x mille, ha fatto sentire la propria voce. Alla tastiera il maestro Marco Girardi.
Al suo arrivo per l’inaugurazione, il vescovo Michele Tomasi ha incontrato le espressioni di gioia di alcuni ospiti di Casa Giulia, residenza per persone con disabilità: sono state scintille che hanno innescato abbracci.
Riferendosi, poi, a un passo delle lettere di San Paolo, ha parlato dei molteplici registri di una comunità che, al pari di uno strumento musicale, ha un corpo e tanti sentimenti. La musica richiede, così come la parola di Dio, quell’ascolto da cui nasce la fede. Organo e campane scandiscono la vita, ci chiamano a rivolgere una preghiera alla Madonna, a celebrare feste oppure a condividere momenti tristi; sono due strumenti di una comunità, senza la quale sarebbero oggetti da pinacoteca, e la stessa arcipretale con la pala d’altare di Palma il Giovane sarebbe un museo: le riflessioni del Vescovo hanno fatto scattare l’apertura all’ascolto della musica di Bach, Brahms, Lemmens, Bossi che, con la benedizione dell’organo, ha riacceso immagini di un vissuto ricomparso con prepotenza. Coinvolgenti le esibizioni del coro locale Antica Pieve diretto da Elisa Zanatta e di Ethos Ensemble guidato da Michele Pozzobon, direttore della Cappella musicale della Cattedrale di Treviso.
Compie 100 anni l’organo Malvestio, commissionato nel 1925 dall’arciprete Giovanni Mattarollo e collaudato nel 1927 dal maestro Domenico Faccin, dopo che una esecrabile granata della Prima guerra mondiale aveva sfondato il tetto della chiesa e distrutto il Callido. Meritati dunque il restauro e il concerto d’inaugurazione: ora, reduce da un lungo silenzio, sarà sempre lì ad accompagnare le funzioni. Altri quattro appuntamenti musicali si terranno tra agosto e dicembre con i maestri Donato Cuzzato, Marco Girardi, Giovanni Feltrin e Sergio De Pieri.
Nei saluti il parroco, don Dionisio Rossi, ha ringraziato il Vescovo per la presenza in quella che è la sua casa, dove accompagna di persona ogni nuovo pastore.
A Cusignana, i fedeli da tanto tempo aspettano un nuovo parroco, ha concluso con un sorriso: nei cuori si è insinuato, invece, il sentimento di riconoscenza per il suo servizio puntuale alla comunità tutta, fedele e non.
Il centro parrocchiale ha, infine, accolto i presenti - ed erano moltissimi - per un brindisi, al quale ha partecipato anche il vescovo Michele.