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Il libro: presentato il volume sulla biblioteca del Seminario



Giovedì 10 ottobre, in occasione della celebrazione in Seminario della festa annuale di san Pio X, spostata rispetto alla sua memoria liturgica del 21 agosto, per consentire la più ampia partecipazione, si è presentato il libro “La biblioteca diocesana del Seminario vescovile di Treviso tra passato e presente”, edita dalla San Liberale, curato da Giuseppe Pagotto, con la presentazione del vescovo Michele Tomasi e l'introduzione di mons. Stefano Chioatto.
Nell'intervento iniziale, il Vescovo ha ricordato l'importanza in ambito ecclesiale, civile, culturale di questa biblioteca, come luogo che custodisce la memoria, nelle diverse modalità con le quali essa si fissa nel tempo, come luogo di dialogo e di relazioni, di scambio e di confronto, di condivisione delle esperienze, di lavoro appassionato di chi si prende cura della biblioteca e di quanti, studenti, ricercatori e studiosi se ne avvalgono.
Matteo Melchiorre, direttore della biblioteca del museo e dell'archivio di Castelfranco Veneto, e passato, poi, a illustrare il libro nelle sue varie parti, mettendo in risalto come la storia di una biblioteca rappresenti la storia di una comunità, in questo caso il Seminario e più ampiamente la comunità ecclesiale e civile.
La prima testimonianza dell’esistenza di una raccolta di libri è data dall’acquisto nel 1595 di una serratura per una cassa nella quale rinchiudere i libri; da una cassa è germogliata una biblioteca.
Gli ultimi 40 anni, di una storia durata oltre quattro secoli, sono distinti dal resto perché hanno una marcata impronta autobiografica, perché in questo caso il narratore ha vissuto in prima persona le vicende, e ha anche prodotto e raccolto nelle fonti della narrazione. Particolarmente apprezzata è risultata la parte dedicata alle persone coinvolte nella storia della biblioteca, dalle sue origini a oggi, dai responsabili dell'istituto ai bibliotecari, ai volontari e ai donatori, i cui nomi sono stati corredati da brevi profili biografici.
Al termine della presentazione del libro, il vescovo Michele ha annunciato la nomina pontificia di Giuseppe Pagotto a cavaliere di San Silvestro Papa, in virtù dei quarant'anni di servizio alla biblioteca, e di altre istituzioni ecclesiali diocesane.
Nella stessa circostanza, in occasione del compimento di 75 anni, ha consegnato al diacono Lucio Zampieri, economo del Seminario dal 2008, l’onorificenza pontificia della croce “Pro Ecclesia et pontifice”.
Entrambi i riconoscimenti sono stati ottenuti su richiesta del vescovo Michele, come segno di gratitudine per il lavoro da essi svolto.
I due festeggiati sono poi intervenuti ringraziando per la sorprendente attestazione di stima nei loro confronti.
Inaugurazione dell’affresco restaurato del Cristo tentato
Si è passati, poi, nella sala Benedetto XI, ex refettorio dei Domenicani, per l'inaugurazione dell'affresco restaurato del Cristo tentato, risalente al XVI secolo, attribuito a Domenico Caprioli.
Dopo l'introduzione di don Paolo Barbisan, direttore dell'ufficio Beni culturali della diocesi, il quale ha messo in luce il recupero sia in termini quantitativi di superficie, precedentemente nascosta, sia in termini qualitativi, operato dal restauro, è intervenuta la restauratrice Benedetta Lopez Bani, con queste parole: “E’ commovente percepire come, nonostante il passare dei secoli, i degradi, le alterazioni naturali o quelle provocate da interventi storici inappropriati questa superficie trasudi ancora tanta meraviglia, tridimensionalità e forza, solo abbassando ad acquerello le piccole abrasioni e le ferite superficiali.
Tutto appare di nuovo, a poco a poco, sotto i nostri occhi, in tutta la sua delicata potenza. Incredibile è la memoria della calce quando si trasforma in affresco. Memoria immortale, bellezza eterna, nonostante le crude vicende e le ferite inferte, a volte, anche dall'uomo stesso”.
La serata ha trovato il suo culmine nella celebrazione eucaristica nella chiesa dell'Immacolata, alla quale hanno partecipato, oltre ai seminaristi e ai sacerdoti che a vario titolo prestano servizio nell'istituto, i genitori dei seminaristi, il personale dipendente e volontario e quanti collaborano in diversi modi alla vita e alle iniziative del Seminario.
Un buffet allestito nel chiostro minore ha concluso il pomeriggio e la serata, offrendo ai partecipanti l'occasione di un incontro conviviale.