Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Valeria Solesin è morta durante la sparatoria al Bataclan
"Nostra figlia è morta". Lo ha confermato nel primo pomeriggio di domenica 15 novembre Alberto Solesin, padre della studentessa veneziana che era al teatro di Parigi durante la strage. Le commosse reazioni di Mattarella, Renzi e Zaia.

"Nostra figlia è morta". Lo ha confermato nel primo pomeriggio di domenica 15 novembre Alberto Solesin, padre di Valeria, la studentessa veneziana che era al teatro Bataclan durante la strage. "Ne abbiamo la certezza - hanno aggiunto i genitori lasciando la loro casa di Venezia - ma manca, solo per motivi burocratici, l'ufficialità". "Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese", ha aggiunto la madre, Luciana Milani -. Era una persona meravigliosa. Ricordate questo".
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato ai genitori di Valeria Solesin un messaggio in cui esprime "cordoglio e solidarietà" suoi e "dell'Italia intera, sapendo che nulla potrà lenire il vostro grandissimo e composto dolore".
"Valeria è stata uccisa da mano barbara, fomentata da fanatismo e odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perché rappresentava il futuro dell'Europa, il nostro futuro".
Esprimo il "cordoglio del governo e di tutti noi alla famiglia di Valeria. Credo che non ci siano parole, faremo di tutto per ricordare questa giovane ricercatrice. Penseremo con la famiglia un modo, magari una borsa di studio". Lo afferma il premier Matteo Renzi dal G20 di Antalya.
“C’è tanto dolore veneto nell’orrore di Parigi. La notizia che tanto abbiamo temuto di ricevere è arrivata, confermata dal padre anche se ancora manca l'ufficialità: Valeria Solesin è caduta sotto i colpi dei carnefici. Il primo pensiero di cordoglio e affettuosa vicinanza vada alla famiglia, al fidanzato, agli amici che erano con lei al Bataclan e che hanno vissuto da vicino queste ore d’angoscia e la paura di non poterla più rivedere. Sappiano i parenti e gli amici - come ho comunicato anche oggi alla Farnesina - che i servizi della Regione sono a loro disposizione per eventuali necessità". Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la conferma da parte della famigliache la giovane veneziana che risultava scomparsa a Parigi è morta, colpita pare da numerosi colpi di kalashnikov. “A Parigi, alla prestigiosa università – aggiunge commosso – Valeria stava realizzando il suo sogno di civiltà e cultura, che è stato stroncato brutalmente dalla barbarie violenta e disumana. Con lei hanno ucciso anche le uniche leve pacifiche che il mondo civile può avere per combattere il furore violento con il quale una parte dl mondo vuole soffocare l’altra: proprio la cultura; proprio la civiltà, che simboleggiano il rispetto reciproco, la reciprocità, la capacità di convivere nelle diversità”.